Lecce-Foggia a reti inviolate: Juve Stabia capolista

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4Y6A1945Lecce – Lecce e Foggia pareggiano la sfida e ufficializzano il sorpasso della Juve Stabia, nuova capolista del girone C di Lega Pro. Se il conto delle occasioni sorride al  padroni di casa, agli ospiti va il merito di aver esibito una buona condizione fisica e una aggressività agonistica che è valsa il pareggio.

Le due squadre partono con il piede premuto sull’acceleratore ma il pressing iniziale del Foggia è più dirompente e porta i satanelli ad un passo dal vantaggio già al sesto minuto quando Gerbo, dalla lunga distanza, centra in pieno la traversa a Bleve battuto. Il pericolo scampato suona la sveglia per il Lecce che alza il ritmo per tener testa ai più agguerriti avversari e pareggia il conto delle occasioni al ventesimo quando Lepore mette al centro il pallone per Caturano che trova un buon Sanchez pronto a deviare in corner. Al venticinquesimo, in fase difensiva, è provvidenziale il salvataggio del capitano giallorosso che vale quanto un goal quando, sul corner di Vacca, anticipa di un soffio Mazzeo pronto a battere da un passo in rete. 

La partita dopo i venti minuti, risulta comunque equilibrata e il conto delle occasioni sorride ai padroni di casa che si fanno notare anche per varie occasioni e gesti atletici notevoli come quello di Caturano che poco dopo la mezz’ora, su cross di Vitofrancesco, manda il pallone di poco al lato con una bella sforbiciata. Nelle successive occasioni, il numero diciotto giallorosso trova sempre un Sanchez pronto a dirgli di no fissando sullo 0 a 0 il parziale del primo tempo. 

Nella ripresa, le due squadre tornano in campo con gli stessi uomini che hanno chiuso il primo tempo e con gli ospiti che sembrano ben messi in campo e pronti a chiudere tutti gli spazi utili ai padroni di casa per imbastire una manovra offensiva pericolosa. Il primo pericolo, però, è giallorosso quando, al quarto d’ora, Pacilli imbecca Caturano che di testa batte di poco sul fondo a botta sicura. Un minuto più tardi ci prova anche Mancosu dalla lunga distanza ma il suo tiro colpisce la base del palo alla destra di Sanchez. 

Stroppa prova a dare supporto al reparto avanzato inserendo Sainz Maza mentre Padalino richiama in panchina Arrigoni e manda in campo Fiordilino a dare freschezza al centrocampo. Nel finale, la tensione legata all’importanza di conquistare l’intera posta in palio rende la partita nervosa e a farne le spese sono Cosenza, Sanchez e Rubin. 

Al trentasettesimo, Sarno entra in campo per il fischiatissimo Chiricò e va subito alla battuta di un calcio di punizione che spedisce direttamente sul fondo. Poco più tardi il Lecce potrebbe sfruttare una mischia in area ma Caturano, invece di servire Pacilli libero, prova la girata rimpallata senza problemi dalla difesa. 

Padalino gioca anche la carta Tsonev per Mancosu e Doumbia per Pacilli ma il per incidere sul match è troppo limitato e la partita si conclude a reti inviolate. 

Il tabellino

Lecce – Bleve; Vitofrancesco, Cosenza, Giosa, Ciancio; Lepore, Arrigoni (Fiordilino dal 27’st), Mancosu (Tsonev dal 41’st); Pacilli (Doumbia dal 44’st), Caturano, Torromino. In panchina: Chironi, Gomis, Contessa, Monaco, Vutov, Capristo, Vinetot, Maimone, Persano. Allenatore Padalino. 

Foggia – Sanchez, Angelo, Agnelli, Vacca, Chiricò (Sarno dal 37’st), Empereur, Martinelli, Padovan, Mazzeo (Sainz Maza dal 26’st), Rubin, Gerbo. In panchina: Tucci, Loiacono, Quinto, Letizia, Sarno, Agazzi, Sicurella, Dinielli, Riverola, Sansone. Allenatore: Stroppa.

Ammoniti: Empereur, Cosenza, Sanchez, Rubin, Vacca