Lecce – Il Direttore Antonio brinda perché il ricorso presentato dall’Avv. Saverio Sticchi Damiani alla Corte di Giustizia Federale contro la sua inibizione per due mesi, disposta per dei fatti inerenti l’attività svolta nello scorso campionato, quando era dirigente del Como Calcio, è stato accolto. Quindi, l’impedimento per Antonio Tesoro è stato annullato.
Mentre, per il Presidente Savino è stata una giornata un po’ particolare, in negativo, anche se alla fine tutto è bene ciò che finisce bene. Questa mattina sul Resto del Carlino c’era un articolo su delle sue presunte dichiarazioni.
Il numero uno giallorosso mediante un comunicato stampa ha, subito, smentito tutto. Vi riportiamo qui di seguito il comunicato integrale della società giallorossa:
«In merito all’articolo apparso in data odierna sul Resto del Carlino, riportante delle dichiarazioni del presidente Savino Tesoro, il numero uno giallorosso smentisce nel modo più assoluto i contenuti delle stesse. Il presidente non ha mai rilasciato dichiarazioni che potessero risultare offensive nei confronti di mister Lerda, del Trapani, della Tritium e della Reggiana. Per quanto riguarda mister Lerda, il presidente ha dichiarato che non era pentito dell’averlo esonerato perché le cose non stavano andando bene e bisognava intervenire. Sul Trapani, verso il quale c’è il massimo rispetto, e che resta il favorito per la vittoria del campionato, il numero uno giallorosso, ha espresso il concetto che, secondo lui, se si rigiocasse altre cinque volte la gara di ritorno, questa non terminerebbe con il risultato che poi si è verificato. Massimo rispetto va anche alla Reggiana, prossimo avversario, che è una squadra in salute e che renderà la gara di domenica difficile per la formazione allenata da mister Toma. Sulla Tritium il presidente non ha mai pronunciato le parole che gli vengono attribuite nell’articolo».
Cala così il sipario su una giornata in cui si è temuto per l’infortunio di Cheva, allarme rientrato, si è gioito per l’assoluzione di Antonio e si è sorriso su questi eterni malintesi che mai dovrebbero capitare.
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