Lecce – Nell’anticipo della ventottesima giornata di Lega Pro, il Lecce vince con pieno merito contro la Juve Stabia e riaggancia il terzo posto in classifica.
Mister Bollini fa fronte all’emergenza-squalificati confermando il 4-3-3 con Caglioni titolare nonostante la prova negativa di Caserta; Mannini, Diniz, Vinetot e Lopez a comporre il reparto arretrato; Lepore, Sacilotto ed Herrera sulla mediana dietro al tridente offensivo composto da Doumbia, Moscardelli e Gustavo.
Pancaro risponde schierando i suoi con un 4-3-3 con Pisseri; Romeo, Polak, Migliorini, Contessa; Jidayi, Burrai, La Camera; Nicastro, Di Carmine, Gammone.
Sono i giallorossi a far vedere il bel gioco in apertura di match e, dopo appena un minuto, Lopez costringe Pisseri a deviare in corner il pallone con la complicità della difesa ma, al dodicesimo, Bollini deve sotituire Sacilotto con Beduschi per un problema muscolare del brasiliano. Nel nuovo assetto tattico, il neo-entrato prende il posto di Mannini che avanza a centrocampo permettendo a Lepore di spostarsi al centro. Nonostante l’inconveniente, il Lecce continua a mostrare interessanti trame offensive e, al quarto d’ora, arriva ancora alla conclusione con Moscardelli che, imbeccato da Beduschi, stoppa di petto e lascia partire un tiro che si spegne di mezzo metro alla sinistra della porta stabiese.Al ventesimo, la lista degli squalificati in vista della Salernitana si apre con il nome di Lopez che, diffidato, si fa ammonire per una brutta entrata a danni di Burrai all’altezza del cerchio di centrocampo.
La partita è tesa e il signor Marini di Roma non contribuisce a distendere gli animi con le sue decisioni quanto meno dubbie quando, al ventiduesimo, non concede nemmeno il calcio di punizione con Burrai che si rende protagonista di un intervento ai danni di Moscardelli analogo a quello che, qualche minuto prima, aveva portato all’ammonizione e alla squalifica Lopez. Alla mezz’ora Moscardelli (anche lui diffidato) si fa ingenuamente ammonire per proteste in occasione di un’altra decisione dubbia del signor Marini. E’ al minuto trentadue che la Juve Stabia arriva per la prima volta al tiro con una sassata centrale dai venti metri che Caglioni blocca senza problemi.
A fare il gioco è il Lecce che, però, è poco concreto negli ultimi venti metri arrivando raramente al tiro e Bollini prova a risolvere il problema scambiando gli esterni Gustavo e Doumbia che torna sulla “sua” fascia sinistra. Nonostante questo accorgimento, la trama della partita non cambia e il primo tempo finisce a reti inviolate dopo due minuti di recupero.
Il secondo tempo inizia con gli stessi ventidue del primo tempo ma, al nono minuto, Pancaro inserisce Ripa al posto di Di Carmine. Bastano solo 30 secondi al neo-entrato attaccante stabiese per farsi ammonire per un fallo in attacco ai danni di Diniz. Poco più tardi, nel Lecce entra anche Embalo al posto di un appannato Doumbia. Al quarto d’ora è ancora Moscardelli a sfiorare il vantaggio ma il suo colpo di testa finisce di un soffio fuori complice un tocco provvidenziale di Pisseri. Subito dopo, sugli sviluppi del corner, ci prova anche Mannini e la deviazione di Jidayi per poco non beffa l’estremo difensore stabiese. Pancaro fa entrare in campo anche Bombagi al posto di La Camera.
Il Lecce pressa, la Juve Stabia soffre e, al venticinquesimo, Moscardelli prova a sfruttare le insidie del campo bagnato con un calcio di punizione velenoso su cui Pisseri si fa trovare pronto in presa bassa. Al trentunesimo Pancaro si gioca anche l’ultima carta con Carrozza a sostituire Gammone.
Il cronometro segna il minuto ottantuno quando il Via del Mare esplode in un urlo di gioia quando Lepore, dai venti metri, sfrutta una respinta corta di Migliorini per impossessarsi del pallone e trasformarlo in un missile terra-aria su cui Pisseri non può nulla.
Per proteggere il risultato, Bollini fa entrare in campo Di Chiara al posto di Gustavo.
Nei quattro minuti di recupero, la Juve Stabia prova ad attaccare a pieno organico ma il Lecce, spinto dal sostegno della curva nord, costruisce una muraglia che accompagna la partita verso il triplice fischio finale.
LECCE (4-3-3) – Caglioni; Mannini, Diniz, Vinetot, Lopez; Lepore, Sacilotto (dal 12’ pt Beduschi), Herrera; Doumbia (dal 13’ st Embalo), Moscardelli, Gustavo (dal 39’ st Di Chiara). In Panchina: Scuffia, Beduschi, Di Chiara, Parlati, Manconi, Embalo, Miccoli. Allenatore: Bollini.
JUVE STABIA (4-3-3) – Pisseri; Romeo, Polak, Migliorini, Contessa; Jidayi, Burrai, La Camera (dal 19’ st Bombagi); Nicastro, Di Carmine (dal 9’ st Ripa), Gammone (31’ st Carrozza). In Panchina: Santurro, Cancellotti, Bombagi, Caserta, Carrozza, Lepiller, Ripa. Allenatore: Pancaro.
Ammoniti: 20’ pt Lopez (L); 30’ pt Moscardelli (L); 10’ st Ripa (JS); 17’ st Romeo (JS); 48’ st Di Chiara (L)
Marcatori: 36’ st Lepore
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