Lecce – Il Lecce torna da Messina con una deludentissima sconfitta che fa riassaporare l’amaro gusto della sconfitta e fa crollare qualche certezza affidata all’imbattibilità della porta difesa da Caglioni.
Nel Lecce tornano Lerda, Salvi e Lepore (nel ruolo di esterno destro d’attacco) ma mancano Abruzzese e capitan Miccoli che lasciano il posto rispettivamente a Mannini (schierato a destra in difesa con Martinez al centro) e Moscardelli. Nel Messina torna Corona che, con i suoi quarant’anni suonati, dimostra di non aver perso la sua indole da guerriero.
L’avvio del match illude gli ospiti che, già al terzo minuto, si trovano in vantaggio grazie al bel goal messo a segno da Moscardelli che, con una bella girata dal limite dell’area, mira l’angolino più lontano dove il portiere del Messina Iuliano non può arrivare.
Il Messina accusa il colpo e, nei tentativi offensivi, non inquadra lo specchio della porta mentre il pubblico dimostra grande maturità e continua ad incitare la propria squadra nel momento di difficoltà. Al dodicesimo Salvi ferma irregolarmente un’azione offensiva messinese e si becca il cartellino giallo.
Il Lecce sfiora il raddoppio al quarto d’ora e al vent’esimo con Della Rocca e Lepore ma i loro tiri hanno lo stesso destino e finiscono di poco al lato.
La partita è a senso unico e Caglioni è uno spettatore non pagante fino al 42′ quando il corso del match cambia a causa di un’ingenuità di Lopez. Il difensore uruguagio reagisce ingenuamente alla provocazione di un avversario, lo spinge e l’arbitro gli sventola in faccia il cartellino rosso. Da quel momento cambia il match e il Messina torna a prendere coraggio.
Nel secondo tempo, bastano 18 secondi al Messina per riportare il match in equilibrio con Orlando che batte Caglioni e ne interrompe l’imbattibilità. Questa volta a subire il colpo è il Lecce che passa in svantaggio, dieci minuti più tardi, grazie al goal del sempre verde Corona che, dopo aver colpito la traversa, trova da posizione defilata lo spiraglio giusto per battere ancora Caglioni.
Lerda prova a svegliare i suoi inserendo Carrozza al posto di un evanescente Doumbia ma, dopo un bel tiro di Moscardelli che sfiora la traversa, il copione della gara non cambia. Il Lecce non riesce a reagire e le correzioni apportate da Lerda non determinano i risultati sperati tanto che, all’86’, il Messina trova anche il terzo goal con Pepe che batte Caglioni da calcio di punizione e chiude il match.
Il risultato di 3-1 è forse troppo pesante per quanto visto in campo ma una lezione appare necessaria per tutta la squadra apparsa ingenua in più frangenti, dall’espulsione di Lopez alla gestione del vantaggio. Occorre tornare in campo ad allenarsi a testa bassa per poi cercare di tornare a correre già dalla prossima partita casalinga contro la Casertana.
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