Dopo l’ennesima sconfitta subita dal Lecce contro il Catanzaro, la società di Piazza Mazzini ha deciso di esonerare Francesco Moriero e di provare a ripartire affidando la panchina giallorossa a Franco Lerda. L’ufficialità è arrivata da pochi minuti e la presentazione avverrà questo pomeriggio presso lo stadio Via del Mare.
Rimpanto Moriero – L’avventura giallorossa di Moriero non è stata certo come l’ex “sciuscià” l’aveva sempre sognata. A parte le prime due vittorie contro Santhià e Ternana che, soprattutto nel secondo caso, hanno lasciato ben sperare, il Lecce sotto la sua guida ha collezionato una fila di cinque sconfitte consecutive e solo in poche occasioni ha fatto vedere segni di ripresa. Dispiace che il tecnico leccese, dopo aver inseguito per una vita il sogno della panchina giallorossa, concluda questa sua esperienza senza nemmeno un abbraccio di quella curva su cui è cresciuto e per cui ha sempre speso belle parole di stima. Il calcio, però, non è fatto di sola passione ma anche di quei numeri che hanno spinto i Tesoro ad un cambio in panchina. Zero punti nelle prime quattro giornate di campionato, quattro goal segnati e dieci subiti spingono il Lecce all’ultimo posto solitario in classifica con quella che, sempre numeri alla mano, è la peggior difesa della categoria (e per categoria intendiamo entrambi i gironi di Lega Pro 1). Se è vero che le colpe andrebbero divise tra più componenti, è vero anche che, nonostante tutte le perplessità che si possono avanzare, la squadra affidata al mister non è così scarsa da meritare lo zero in classifica e in pagella.
Come non detto: Lerda – Per sostituire Francesco Moriero, la famiglia Tesoro aveva contattato vari allenatori e, tra quelli che hanno dato una disponibilità di massima (tra cui anche Cosmi, Tesser, Lucarelli e Dionigi), ha deciso di optare per il ritorno di Franco Lerda che era stato esonerato dalla panchina del Lecce esattamente otto mesi fa quando gli fu preferito il tecnico della Berretti Antonio Toma. Dalla rescissione del contratto, tra i Tesoro e il tecnico di Fossano ci sono state diverse frecciatine al veleno che, a quanto pare, sono state chiarite. Dopo la prima sconfitta sotto la guida di Toma, Lerda aveva dichiarato: “Se la società e il presidente Savino Tesoro pensavano di essere in Serie B già a febbraio, allora è giusto che mi abbiano esonerato. Per vincere il campionato di Lega Pro bisogna essere umili“. La risposta dei Tesoro non si è fatta attendere con il Direttore Sportivo giallorosso che, il giorno dopo, dichiarava “Le stesse cose avrebbe potuto dirle dopo aver raccolto soltanto cinque punti in sette partite ma non l’ha fatto. Ed è strano che abbia deciso di parlare all’indomani della prima sconfitta del nuovo corso“. Sempre in quel periodo, poi, uscirono sul Resto del Carlino delle dichiarazioni al veleno del Presidente Savino Tesoro che furono subito smentite con una nota ufficiale. Franco Lerda, comunque, ha accettato per il suo ritorno in giallorosso un contratto con durata annuale più opzione per il rinnovo automatico per un altro anno in caso di promozione.
Staff tecnico – Con Francesco Moriero, salutano il Lecce anche il suo vice Alessandro Morello e il preparatore atletico Paolo Traficante che, negli ultimi giorni, era finito sotto accusa per i numerosi infortuni che hanno colpito il Lecce in questo inizio di stagione. Al loro posto, arriva lo staff dello stesso Lerda composto, oltre che dal mister, dal suo vice Giacomo Chini e dal preparatore atletico Domenico Borrelli
Quasi sempre alla meta – La passata esperienza di Lerda sulla panchina del Lecce, ha lasciato senza dubbio un bel ricordo di quella cavalcata che, dopo dodici partite, aveva portato il Lecce in testa alla classifica con undici vittorie, un pareggio e otto punti di vantaggio sulla seconda. Dopo questa cavalcata, è successo qualcosa nello spogliatoio che ha fatto rompere quella macchina da vittorie che, fino a quel momento, aveva funzionato perfettamente o quasi. Gli aneddoti sui presunti contrasti tra i senatori della squadra e Lerda sono tanti ma l’unica cosa che sappiamo per certo è che ha improvvisamente iniziato un cammino disastroso. A parte il fallimento di Lecce e quello di Torino sulla sponda granata, Il tecnico di Fossano ha quasi sempre raggiunto o sfiorato gli obiettivi che gli erano stati richiesti dalle varie società. Nella sua prima esperienza da allenatore alla guida del Saluzzo prende una squadra bloccata al penultimo posto in classifica e la salva passando dai playout, l’anno dopo centra con il Casale la vittoria dei Playoff di Serie D. Il vero miracolo lo sfiora nel 2010 quando, alla guida del neopromosso Crotone, arriva all’ottavo posto in serie B che sarebbe stato sesto (e quindi playoff per la serie B) se la squadra calabrese non fosse stata penalizzata di due punti per irregolarità amministrative.
Compatti per vincere – L’errore da evitare assolutamente riguarda i problemi che, l’anno scorso, hanno tirato il Lecce via dai due posti sul treno per la Serie B. I problemi di spogliatoio, ad onor del vero, sono iniziati sotto la guida Lerda ma non si sono risolti con le altre gestioni il che lascia pensare che le responsabilità fossero solo parzialmente attribuibili al tecnico di Fossano. In questo momento, comunque, rialzarsi è di fondamentale importanza e tutte le componenti dovranno impegnarsi per assicurare alla squadra quella compattezza necessaria se si vuol fare qualcosa di buono in questo campionato.
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