Fondi– Lecce impantanato sullo 0-0 nel turno precedente al riposo. Al “Purificato” di Fondi esce un pari a reti bianche che di certo non fa suonare campanelli d’allarme, anche se era ghiotta l’occasione per allungare sulle inseguitrici Catania e Trapani, entrambe vittoriose in questo turno, rispettivamente contro Akragas e Andria. La prossima giornata, oltre al riposo del Lecce, vedrà lo scontro al vertice proprio tra rossoazzurri e granata.
Lepore e compagni guarderanno con attenzione il derby siciliano in programma venerdì sera. Ad oggi la classifica parla chiaro: Lecce primo a 37 punti, Catania secondo a 34 e Trapani terzo a 31.
Il Lecce ha comunque cominciato la partita con il piede sull’acceleratore, collezionando occasioni nei primi 10′ con Tsonev, Armellino e Di Piazza. Al quarto d’ora sembravano pronti i presupposti per il vantaggio ma prima l’imprecisione di Torromino e poi l’uscita puntuale del portiere del Fondi Elezaj su Di Piazza hanno vanificato il magic moment.
I giallorossi hanno continuato ad attaccare anche nella parte mediana della prima frazione di gioco. Un anticipo di Galasso al 21′ è stato provvidenziale e vane sono state le proteste di Tsonev su un presunto penalty richiesto a seguito di un uno-due con Torromino.
Al 35′ però la più grande occasione del primo tempo è stata di marca fondana. L’ex Daniele Corvia, dopo due telefonate a Perucchini, ha sparato alle stelle un tiro da posizione invitante. L’estremo difensore giallorosso ha poi salvato la baracca quattro minuti dopo sventando il tiro di Addessi imbeccato da Lazzari.
Nella ripresa i ritmi si sono rallentati, il Lecce ha ritentato di imporre il suo gioco ma l’occasionissima è arrivata soltanto al 66′ quando, su un tiro lisciato da Di Piazza, Tsonev ha scagliato un pallone al centro, disinnescato da Elezaj grazie all’intervento in spaccata di un suo difensore.
Lo stesso Tsonev, al 72′, ha colpito il palo di testa girando il pallone nell’angolo che sembrava giusto. Palo interno e gioia negata al volenterosissimo bulgaro. Il Fondi si è fatto vedere poco dalle parti di Perucchini, attento sui sussulti di Lazzari al 56′ e Paparusso all’83’.