Lecce – Il sorriso con il quale Antonio Tesoro si presenta nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” è emblematico: il d.s. giallorosso è felice di essersi assicurato le prestazioni di Filipe Gomes Ribeiro e Daniele Mannini, presentati oggi alla stampa. “ Loro sono acquisti così importanti che ho messo la giacca – dice Tesoro sorridendo – e sono sicuro che ci daranno una grossa mano. Il loro arrivo è passato in secondo piano dopo la partenza falsa di Aprilia mi fa piacere rimarcare il loro valore.
E difficile presentarli perché hanno già una storia, può sembrare retorica ma non lo è. Mannini a 30 anni è nel pieno della sua maturità agonistica e chiamarlo vecchio e una follia; per quanto possa affermare Maikol Negro, Mannini, jolly di fascia utile in ogni modulo, è stata la mia prima scelta e l’anno scorso, secondo me, era in Lega Pro solo di passaggio. Filipe? Lui è un altro mio pallino, ho avuto la fortuna di seguirlo ogni domenica per sei mesi a Como, quando ricevetti l’incarico, provai a prenderlo ma lui stava già facendo tanto bene in quel di Varese”.
Antonio Tesoro traccia poi il bilancio della sessione estiva di calciomercato: “Sono contento della rosa allestita, non ho pentimenti. Servirà tanto impegno, bisognerà accettare le scelte dell’allenatore anche quando si tratterà di fare turnover e a livello societario dobbiamo restare sul pezzo mantenendo l’empatia con la squadra. Perdere due finali playoff avrebbe ammazzato un toro, ma noi no, siamo ancora qui. Il campionato sarà duro, più duro dell’anno scorso, e dovremo riscoprire l’importanza anche di qualche punticino.”
Alla ricerca del salto di qualità – Filipe Gomes Ribeiro è quel metronomo di centrocampo in grado di dare tempi e quantità al gioco del centrocampo giallorosso. Il suo arrivo ha già indotto Franco Lerda a plasmare nuove disposizioni tattiche come il 3-5-2, provato ad inizio settimana: “Sono contento che il mister mi metta già al centro del progetto tattico, non solo per le mie caratteristiche ma perchp sono congeniale alla squadra. Che tipo di centrocampo preferisco? Partiamo col fatto che ovunque mi veda bene il mister, io sono disponibile, però se dovessi scegliere mi piace il 3-5-2, schema che mi pone al centro del gioco. Ho scelto Lecce per vincere ancora, dopo il bel campionato dell’anno scorso a Perugia volevo rimanere, ma lì sono cambiate le cose e ho deciso di sposare le pretese importanti che ci sono qui. La ricetta per vincere è semplice: bisogna accettare le gerarchie, stare insieme e non pensare che la qualità superiore basti per avere la meglio sull’avversario. Fisicamente sto bene, ho fatto tutta la preparazione con il Grifo e, fatta eccezione per la prima di campionato con il Bologna, ho giocato tutte le partite. A livello personale voglio fare il salto di qualità ripetendomi dopo l’anno di Perugia; la competizione non mi spaventa, tutti devono dare il loro contributo ed è meglio avere sempre stimoli per essere al top”.
Duttilità, sacrificio ed esperienza – Daniele Mannini, calciatore che ha vestito maglie importanti come quelle di Napoli e Sampdoria, è il rinforzo che garantirà tanta qualità alle fasce giallorosse. A dispetto del curriculum, che annovera anche presenze in Champions League con il Doria e in Europa League con i partenopei, Mannini è pieno di stimoli per quest’avventura salentina, dopo i sei mesi trascorsi nel “suo” Pisa: “Amo il mio lavoro e mi piace l’ambizione che c’è qui a Lecce, piazza dove si vuole vincere il campionato. La nostra squadra, a livello qualitativo, annovera tanti giocatori di categoria superiore, e per vincere l’esperienza è fondamentale ma non è tutto. Andremo a giocare contro squadre che lotteranno anche per il punto e per noi sarà più difficile fare la partita. In tutto questo, sono fiducioso: siamo un gruppo serio e ci sono tante cose che mi fanno ben sperare. La mia condizione fisica? Analizzo il dato oggettivo, mi sono allenato con l’equipe dei disoccupati ,in attesa di una chiamata, e da solo. Il gruppo è naturalmente un’altra cosa, ma i risultati si vedranno solo sul campo. Sono un giocatore duttile, destro naturale impiegabile anche a sinistra, e qui questa mia qualità spero diventi un valore aggiunto, a differenza di Siena, dove era vista come una cosa negativa. Se domenica posso fare il terzino (a Matera saranno indisponibili Donida, D’Ambrosio e Diniz, ndr)? Deciderà tutto il mister. Spero di avere tanti bei ricordi qui a Lecce e osserveremo il campionato gara per gara, senza eleggere già ora una rivale principale”.
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