Lecce-Reggina: le pagelle. Difesa di ferro, lampo Caturano

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Lecce – L’ottava rete stagionale di Salvatore Caturano basta ad avere ragione della Reggina, ben messa in campo da Karel Zeman. L’1-0 con il quale il Lecce regola gli amaranto, però, è figlio della prodigiosa partita del pacchetto difensivo di mister Padalino, impeccabile su quasi tutti i palloni, non concedendo quasi nulla all’attacco avversario (0 tiri diretti verso la porta di Bleve). L’attacco ha sofferto nella prima frazione, ma il gol, nato da una punizione di Lepore, ha leggermente cambiato la storia della partita. I giallorossi, però, non hanno trovato il colpo del k.o, conservando comunque il vantaggio fino alla fine.

Bleve 6: Si guadagna la pagnotta con la serie di uscite puntuali nei concitati minuti finali, anche se la Reggina non ha confezionato un vero tiro in porta.

Vitofrancesco 6,5: Veloce e arrembante sul binario di destra, dà sempre appoggi sicuri ai compagni. Pennella ottimi palloni al centro, dimostrando più stima nei propri mezzi.

Cosenza 7: Alt, da lì non si passa. Conquista tutti i palloni alti e non sbaglia nessun appoggio quando si tratta di convertire la manovra da difensiva a offensiva. Una sicurezza nel finale, le gambe non traballano mai.

Giosa 7,5: Non sbaglia un intervento, che sia di testa o di piede. Non soffre le percussioni di Coralli, tenuto a bada con anticipi e “tagli” cestistici a limitarne la pericolosità negli ultimi metri dell’area. Mezzo voto in più rispetto a Cosenza per la giocata da cuore di ghiaccio con il quale disimpegna un buon pallone negli ultimi minuti e per la perentoria chiusura sul tiro a botta sicura di Tommasone.

Ciancio 6,5: Buone diagonali nel primo tempo, copre bene la zona di competenza e si propone con un coast to coast che meriterebbe miglior sorte. In crescita.

Lepore 6,5: Ha il merito di firmare parte del gol del vantaggio con la punizione al veleno che Sala non riesce a trattenere. Questo sussulto, e un paio di buone iniziative seguite alla rete del vantaggio, riscattano ottimamente un primo tempo in ombra. Nel finale ci mette tecnica, potenza e cuore.

Fiordilino 6: Soffre di più la fase difensiva rispetto ad Arrigoni, ma ci mette tre polmoni per mettere pezze qua e là, risultando provvidenziale in molti movimenti coordinati. Costruisce poco.

(33’st Arrigoni 6: Pochi minuti per dare ordine in una fase concitata della partita.)

Mancosu 5,5: Paga il maggior dinamismo del centrocampo della Reggina. Cerca di imporsi con la tecnica ed i piedi buoni, ma sbaglia la misura di qualche giocata che avrebbe potuto aprire diversi scenari alla partita. Non brillante come al solito.

Pacilli 5,5: La sua prestazione è in linea a quella della squadra, in difficoltà nel rompere il dispositivo difensivo disegnato da Karel Zeman. Pochi spunti, nessuna serpentina a creare superiorità numerica, ma obiettivamente era difficile segnare il cambio di passo in solitudine. Esce per un brutto infortunio alla mano.

(38’pt Vutov 6: Se solo riuscisse ad abbinare un’adeguata coralità e disciplina tattica alla sua classe cristallina, sarebbe un giocatore imprescindibile per qualsiasi squadra di Lega Pro. Dimostra ancora una volta ottimi numeri, su tutti lo stop che mette fuori causa due difensori avversari nel cuore dell’area. Da matita blu nel finale quando perde un pallone sulla trequarti offensiva avviando un pericoloso contropiede, poi bloccato dal fallo tattico di Caturano.)

Caturano 6,5: Colpisce di rapina alla prima palla utile, leggendo in anticipo la respinta di Sala sull’insidiosa punizione di Lepore. Il gol rivitalizza una partita scialba, dove fatica a fare la voce grossa in area. Dopo l’1-0, infatti, è più caparbio nel cercare la via della rete. Alla fine mette da parte le proprie ambizioni per dare una mano alla difesa del vantaggio.

Torromino 5,5: Riscalda i motori troppo tardi, soffrendo tanto la marcatura dell’asse destro reggino. Con il Lecce in vantaggio, si fa vedere per due volte in zona-gol, ma senza gloria. Apprezzabile il solito lavoro tattico.

(19’st Doumbia 5,5: Entra per provare a mettere la parola fine alla partita, ma non trova lo spunto giusto per siglare la propria firma. Due buone azioni individuali concluse con servizi centrali per i compagni. Spariglia un po’ l’ordine che regna nella difesa reggina. )

All. Padalino 6,5: Mischia ancora una volta le carte, ritornando al tridente titolare, e rilanciando Fiordilino e Giosa. Vince la mossa difensiva. Il Lecce fa suo il match anche e soprattutto grazie alla partita magistrale dei due centrali (tra l’altro ex di turno). La squadra, però, non riesce ad avere la solida fluidità a centrocampo, con la mediana zemaniana che lavora bene su entrambe le fasi e tiene ben lontani per lunghi tratti gli avanti del Lecce dalla “zona rossa”. Legge bene la situazione della partita quando inserisce Arrigoni per fare ordine. Come detto altre volte, c’è ancora da lavorare, anche se la prova di oggi sembra aver messo un altro mattoncino. Successo utile soprattutto sul piano del morale.



Gli avversari: Reggina

Sala 5
Cane 6,5
Gianola 6,5
Kosnic 6
Possenti 6,5
Bangu 5,5
(22’st Knudsen 6 )
Botta 6
De Francesco 6,5
Oggiano 5,5
Coralli 6
(27’st Tommasone 6)
Porcino 6,5
All. Karel Zeman 7

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