Passa il tempo e lo fa in modo veloce, lasciando prima strascichi, poi stendendo veli e spargendo speranza.
Una settimana fa a Lecce, dopo il pareggio con il Carpi e la promozione svanita, una frangia di tifosi delusi rompeva ciò che gli capitava a tiro sul terreno di gioco e scatenava una guerriglia urbana fuori dallo stadio.
Poi, dopo tanto dire, è tornata la voglia di ricominciare, tutti insieme, dopo aver “resettato”, così come ha detto Antonio Tesoro, tutto quello che non ha funzionato.
Martedì il patron Savino alle ore 10.30 parlerà ai giornalisti e forse con lui potrebbe esserci il nuovo tecnico.
Questa settimana è servita per sistemare le comproprietà: Memushaj e Falcone sono del Lecce (almeno per ora), Antonio Mazzotta diventa del Crotone e Giacomo Ligorio rimane a titolo definitivo a L’Aquila, lo stesso vale per Corvia al Brescia. David Speziale ritorna al Milan.
Inoltre una volta risolto consensualmente il contratto di Jeda, che si è comportato da signore, la società giallorossa spera che la stessa strada sia seguita dagli altri senatori.
Ora è la volta di creare un assetto societario e di puntare su un allenatore che non sia un ripiego, ma sia parte integrante di un progetto votato nel tempo. Facciano presto i Tesoro, il tempo, e scusate la ridondanza del termine tempo, scarseggia.
Da quanto si vocifera nell’ambiente, Carmine Gautieri aveva già firmato un contratto preliminare con la società giallorossa, per guidare la squadra in B. Prima di lui, anzi nello stesso periodo è stato contatto Fulvio Pea, il “figlioccio” di Mourinho che aveva dato il suo assenso in caso di B. Subito dopo il patatrac Carpi, Gautieri ha voluto pensarci un po’, ma la settimana prossima sicuramente il Lecce avrà il suo allenatore.
La piazza chiede a gran voce Checco Moriero come mister, e non sappiamo se la società darà solidità agli umori o perseguirà altre idee. Attendiamo curiosi e fiduciosi.
Deciso l’allenatore si dovrà pensare al portiere, perché se è vero ciò che traspare, e Benassi dovesse partire, chi sarà il portiere su cui punterà il nuovo allenatore? Potrebbe essere Bleve, oppure sempre secondo le solite voci di corridoio, Antonio Rosati, amato ex, ora in forza al Napoli potrebbe anche gradire un ritorno.
Ma in questi giorni in cui si sentirà di tutto e di più preferiamo andare cauti con le informazioni da bar dello sport, anche se il calciomercato per gli addetti ai lavori è una fatica, per tutti gli altri è un quiz, e nei quiz, si sa, c’è chi a furia di ritentare, ogni tanto azzecca la verità.
Sicuramente la famiglia Tesoro ripartirà da Chevanton, il gladiatore indomito, e da Martinez per la difesa, i tifosi sognano di rivedere anche Giacomazzi, anche se per il capitano iniziano a suonare sirene estere, e lui molto deluso da ciò che è accaduto, e da se stesso per non essere riuscito a essere ago della bilancia di una promozione in B, sta pensando di andare via; il tempo (sempre quel tempo, scritto e ripetuto) sarà galantuomo e ci svelerà il futuro.
Altro interrogativo delle ultime ore, naufragato però negli eventi accaduti al calciatore, è quello legato a Miccoli. L’ambiente vociferava già di una sua firma apposta su un contratto che lo legava al Lecce. Poi l’affare ha subito una decelerata dopo le intercettazioni telefoniche rese note dai giornali, dalle quali risulterebbero dei giudizi molto gravi del calciatore di San Donato nei confronti del giudice Falcone. Noi ci sentiamo di essere garantisti, non di difendere, ma di non parlare senza sapere la verità. Anche se, a livello calcistico, forse, avendo Chevanton, il Lecce avrebbe più bisogno di un attaccante giovane, tipo i suoi castigatori Kabine e Arma, cioè ragazzi di categoria, che di campioni chiamati a vivere il crepuscolo della loro carriera al tramonto della terra dei due mari.
Tra le tante ipotesi, le ore continuano a oscillare sul quel pendolo dell’incertezza che ci accompagnerà a martedì, quando Tesoro con la sua verve e il suo sarcasmo, forse, riuscirà sorridendo a rassicurare anche i suoi detrattori.
Intanto il tempo passa… e martedì non è poi così lontano.
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