Lecce – Con le unghie e con i denti ad azzannare il proprio futuro. Il Lecce si è imposto al “Menti” di Castellammare, una partita difficile e spigolosa, nonostante abbia dimostrato una maggior lucidità sul piano delle occasioni da gol, soprattutto nel primo tempo. I giallorossi, sfortunati sui due legni colpiti da Lepore nei primi 45’, hanno raggiunto il meritato vantaggio con il rimpallo Doumbia-Migliorini sbrogliato poi da Papini che, di rabbia, si è imposto ed ha siglato la rete.
Vittoria dalla panchina – La buona prestazione della squadra ha rischiato di non portare il bottino pieno a causa dell’errore di Matteo Liviero, che ha lasciato i suoi in dieci per una doppia ammonizione evitabile (soprattutto la prima). L’espulsione dell’ex di turno ha aperto una falla nella difesa giallorossa, prontamente chiusa da Asta con la scelta di Beduschi per Surraco. Gli equilibri della partita, spostatisi chiaramente sul fronte stabiese, hanno poi indotto l’allenatore siciliano alla scelta di arroccarsi in difesa attendendo l’avversario sulla propria trequarti. Il cambio di Gigli per Moscardelli rispecchia una vecchia concezione del calcio nel mantenere il vantaggio, concezione che però ieri si è rivelata vincente nella sua semplicità. Il Lecce ha corso sì qualche rischio, ma era inevitabile concedere qualcosa agli assalti finali delle Vespe, sotto di un gol tra le mura amiche.
Rischi – I brividi dei due gol annullati per fuorigioco a Ripa e Gomez, decisioni che hanno scatenato le proteste della Juve Stabia, però non sono stati gli unici rischi occorsi dalla difesa giallorossa, questa volta molto meno in affanno rispetto alla partita di Andria. Gianluca Freddi ha affiancato Alessandro Camisa in un pacchetto centrale che si è rivelato impenetrabile centralmente e sui palloni alti. Le occasioni stabiesi, sventate da un grande Perucchini, sono partite dalle sortite laterali di Arcidiacono e Nicastro, veloci poi nella ricerca del varco in area. L’espulsione di Liviero ha di certo accentuato il forcing stabiese, ma quella dei ragazzi di Ciullo non è stata una prestazione da buttare. Nonostante le numerose assenze a centrocampo, le Vespe hanno tentato di pungere dalle vie laterali ma, quando si è esaurito l’effetto, il gioco dei padroni di casa si è ridotto a lunghi lanci a cercare le sponde di Ripa.
Formazione – Proprio dall’interpretazione della fase difensiva Asta deve cogliere qualche segnale in vista della prossima partita, prevista per domenica contro la Casertana. A partire dal guardiano dei pali. Perucchini ha sfruttato alla grande la chance dal 1’ che si è aperta dopo i guai fisici a Max Benassi. Le tre parate hanno salvato il risultato, portando la nave giallorossa nel porto sicuro della vittoria. In difesa si è poi sentito l’apporto di Freddi, sicuro e pulito negli interventi. A centrocampo gli altri segnali sono stati lanciati da Checco Lepore, anima e cuore della mediana giallorossa non solo con le due bordate che per poco non hanno battuto Russo.