Martina Franca (Ta) – Abdou Doumbia ancora match-winner in un derby dopo il gol-vittoria di sette giorni fa contro il Foggia. Il guizzo del franco-maliano, arrivato stavolta al 12′ della ripresa, ha capitalizzato una partita ampiamente dominata dal Lecce, intento ad attaccare sui fianchi gli avversari con i traversoni di Lepore e Mannini. La vittoria del “Tursi” è stata comunque affievolita dai risultati delle dirette concorrenti Casertana e Matera, entrambe vittoriose al 90′ contro Vigor Lamezia ed Ischia.
Scuffia 5,5: Il Martina non gli crea molti pericoli, ma lui rischia qualcosina quando riceve il pallone in area e non rilancia bene. Qualche uscita bassa, e alta nel finale, per guadagnarsi la pagnotta.
Beduschi 6,5: Comincia il match così così, perdendo per una volta Memolla in un uno contro uno sulla corsia laterale. Smaltito questo errore, l’ex Monza si dimostra efficiente su ogni pallone e su tutte le situazioni difensive, controllate senza patemi da un calciatore in crescita verticale.
Vinetot 6: Quando si parla di crescita non si può non menzionare il progresso fatto dall’ex Crotone, un altro giocatore rispetto a quello incerto e macchinoso della scorsa stagione.
Diniz 6: Le punte atipiche Arcidiacono e Pivkovski non provano neanche a tagliare centralmente la difesa giallorossa. Svolge bene i compiti di marcatura e, al 6′ della ripresa, sfiora il gol con un colpo di testa che tocca la traversa. Non sbaglia una partita da tempo.
Di Chiara 6: Parte dal 1′ a sorpresa al posto di Lopez e tenta la gloria con due tiri, scaturiti da azione di corner, che non inquadrano lo specchio della porta avversaria. Propositivo quando chiamato in causa, esce nella pausa per scelta tecnica.
(1′ st Gustavo 5,5: Entra per dare un altro piglio all’attacco giallorosso ma non riesce a superare l’attributo della corsa massiccia, ma senza saltare mai il diretto avversario. )
Mannini 6,5: Una partita dalle due facce condita dal cross che vale la fiammella della speranza play-off. Nel primo tempo non riesce a sfondare il muro difensivo avversario, controllato dall’efficiente asse sinistro itriano. Un’altra musica nella ripresa: il pisano è il fulcro della manovra leccese.
Sacilotto 6,5: Il giusto connubio tra qualità e quantità al centro della mediana. A differenza del match col Foggia, è al centro della manovra. In più, si sgancia pericolosamente in attacco e, con un terzo tempo perfetto, imprime la giusta forza ad un cross a campanile di Lepore e chiama Bleve alla bella parata. Mantiene il rendimento costante nonostante il differente comportamento, soprattutto offensivo, del Lecce.
(37′ st Lopez SV)
Papini 6: Imperioso quando si tratta di controllare i palleggiatori avversari De Lucia e Bucolo, impreciso invece nei suggerimenti offensivi. Il Lecce comunque non può non prescindere dal suo vitale lavoro di tessitura.
Bogliacino 6,5: Accende la luce nel traffico del centrocampo martinese, proponendosi anche a supporto dell’unica punta e disegnando deliziosi arcobaleni in profondità. Con lui il campo, il Lecce dà l’impressione di poter distendersi in un modo migliore.
(25′ st Herrera 5,5: Dovrebbe dare ordine alla manovra ma incappa in qualche sbavatura di troppo che non gli permette il giusto ingresso nell’economia del match.)
Lepore 6: Partita ostica e spinosa secondo tempo occupa l’ennesimo ruolo diverso della stagione, giocando da terzino sinistro al posto di Di Chiara. Taglia bene due calci d’angolo nell’area di Bleve ma non riesce a confezionare occasioni personali.
Doumbia 6,5: Decide il match e gli va dato merito, ma anche oggi prima di mettere la zampata vincente spreca due occasioni, più la traversa su azione convulsa del 10’ della ripresa, non colte con movimenti non propriamente da punta, a differenza della dinamica del gol, siglato con un perentorio inserimento concluso con un tocco ad ingannare Il portiere.
All. Bollini 6: Sorprendono le scelte dal 1′, con Abruzzese e Lopez lasciati in panca, ma la condizione del match ancora una volta dà ragione al tecnico mantovano. Il Lecce ha sempre la presa ben salda e fa niente se nel primo tempo i varchi offensivi siano arrivati a stento. Gli avversari si sono fatto vedere dalle parti di Scuffia solo con il tiro da fuori di De Giorgi finito a lato. Le vittorie al 90′ di Matera e Casertana rischiano di causare un po’ di rassegnazione all’ambiente, ma lottare fino alla fine è un obbligo da rispettare.
Gli avversari: Martina Franca
Bleve 6,5
Kalombo 6
(22′ st Caruso SV)
Samnick 4,5
Fabiano 6
Tomi 5,5
De Giorgi 6,5
De Lucia 5,5
Bucolo 6
Memolla 6
(34′ st Diop SV)
Arcidiacono 5,5
Pepe SV
(19′ pt Pivkovski 5)
All. Imbimbo 5,5