Oggi è stato il grande giorno di Fabrizio Miccoli. Il nuovo attaccante giallorosso è stato presentato alla stampa e, soprattutto, ai tifosi nel giardino della mediateca delle Officine Cantelmo.
Quella tra Miccoli e la famiglia Tesoro, come specificato dal Direttore Sportivo giallorosso, è stata una trattativa lunga ed emozionante. “Negli ultimi giorni – dice Antonio Tesoro – sono stato in continuo contatto con Fabrizio. È stata la trattativa più lunga e bella della mia carriera, mi sembrava di parlare con un ultrà e non nascondo che, oggi, sono ancora più emozionato di quando abbiamo comprato il Lecce. Con Miccoli, torna a casa un figlio illustre di questa terra”. “Se questa trattativa è andata a buon fine – aggiunge Savino Tesoro – il merito è soprattutto di Fabrizio che ha fortemente voluto questo epilogo”.
Subito dopo la presentazione da parte della proprietà giallorossa, la parola è passata ad un Miccoli visibilmente emozionato in quello che, sicuramente, non è un giorno come tutti gli altri. “Per me questo è un giorno particolare, il più bello della mia carriera. Aspettavo da tanto questo momento e devo ringraziare la mia famiglia che mi è stata vicina in questa scelta. Un ringraziamento è dovuto anche al Melbourne Victory che ha creduto in me anche in questo momento difficile. La loro proposta era lusinghiera ma di fronte al Lecce non ho avuto dubbi”.
L’attaccante di San Donato, poi, non esita a togliersi qualche sassolino dalla scarpa: “Se fino ad ora non sono venuto è perché non mi è mai pervenuta una proposta concreta. Per me il problema non è la categoria ne i soldi, il Lecce viene prima”.
La gioia è il sentimento prevalente alle Officine Cantelmo ma, in tutto questo, è stato inevitabile un riferimento alle recenti vicende di cronaca: “Ho sbagliato e non finirò mai di chiedere scusa anche con i fatti ma penso che, in molti, abbiano mangiato su questa vicenda. I politici locali? Mi dispiace per i loro commenti anche perché, mentre ora giudicano, in passato non li ho mai visti alle partite di beneficenza che ho organizzato. Se dovessi parlare di loro, comunque, finiremmo domani mattina. La serenità l’avrei ottenuta andando a Melbourne ma non voglio scappare da niente e da nessuno. I fischi negli stadi avversari? Me li aspetto ma li affronterò con grande gioia perché gioco con la maglia che ho sognato di indossare fin da bambino”.
Fabrizio Miccoli, però, prima che un calciatore è un tifoso del Lecce, da sempre: “Rappresenterò i tifosi nello spogliatoio. Se fino ad ora ho dato sempre il 110%, in questa squadra i miei sforzi si triplicheranno: prima di uscire dal campo dovrò morire, se no non esco”.
Per quanto riguarda il contratto, Miccoli ha scommesso sulla promozione del Lecce. In questo primo anno, infatti, prenderà una cifra relativamente esigua con un sostanzioso ritocco in aumento in caso di promozione in serie B.
Con i due grandi amici Fabrizio Miccoli e Francesco Moriero, il Lecce dei leccesi diventa sempre più una realtà.
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