Buona la settima: il Lecce conquista la prima vittoria in campionato sull’insidioso campo della Paganese. Al “Marcello Torre” non c’è stato però un Lecce spumeggiante, soprattutto avanti, a causa di un terreno di gioco ai limiti della praticabilità nonostante le condizioni atmosferiche tutto sommato favorevoli.
I giallorossi hanno sbancato Pagani grazie ad una segnatura di Doumbia all’81’, giunta pochi secondi dopo una clamorosa traversa centrata dallo stesso calciatore francese ex San Marino. La partita del “Torre” è stata condizionata anche da un atteggiamento a dir poco rinunciatario dei calciatori di mister Maurizi, sempre intenti a spezzare il gioco con fantomatici infortuni curati da uno staff forse dotato di formidabili antidoti. In più il pacchetto arretrato dei campani si è reso autore di una serie di provocazioni, con autori Volturo e Pepe, che se raccolte dai giocatori giallorossi avrebbero portato a guai seri. Si sa, il calcio è anche questo, e l’unica cosa che conta in questa giornata è la vittoria del Lecce, che si assesta a quota 4 e lascia l’ultimo posto in classifica.
Perucchini 6: È un’altra partita con pochi patemi per il portiere lombardo. Merita la sufficienza per l’ordinaria amministrazione svolta con diligenza sui due anticipi su Novothny e nella gestione del pallone nei minuti finali.
Vinetot 5,5: Ogni volta che ha la palla tra i piedi il Salento intero tira il fiato. Non cade in errore come nella partita col Catanzaro ma non trasmette quella sicurezza che i compagni di reparto riescono a dare. Spreca qualche palla di troppo in fase di costruzione.
Martinez 6,5: Highlander “Tuma”. L’attacco della Paganese non ha una forza d’urto bestiale, anche a causa della defezione di William, ma Martinez è bravo a smussare ogni punta di pericolo che potrebbe presentarsi a Perucchini. Provvidenziale al 21’ su Martinovic (il migliore dei suoi) ed attento per tutti i 100’ di gioco. Spende forse male il giallo con il fallo su Lanterì al 66’.
Diniz 6,5: Conferma largamente i segnali di Barletta. Il centrale brasiliano ex Livorno inanella un’altra partita positiva dopo quella contro i biancorossi. Cerca anche le solite sortite offensive che però non portano ad occasioni di rilievo a causa delle chiusure di Toppan e compagni.
D’Ambrosio 6: Diligenza sulla fascia destra. Partita educata dell’ex Lumezzane che si trova a suo agio nel 3-5-2 di Lerda. Un bell’acuto nel primo tempo quando con una finta stende Meola, supera un altro avversario e crossa al centro e sufficiente apporto in fase di copertura.
Sacilotto 5,5: Da lui ci si aspettava un quantitativo di ordine tattico ed invece proprio dall’ex Latina arrivano delle note stonate per il centrocampo giallorosso. Sue le due palle perse che innescano le azioni di Deli e Franco che però non riescono a trovare Novothny. Ha di fronte un bravo Martinovic che gli fa perdere smalto. Ha tempo per riscattarsi. Poteva ovviare al tutto con il gol ma il suo strano colpo di testa da terra al 18’ viene neutralizzato da Volturo. (dal 75’ Zigoni SV: Entra nei minuti finali per cercare il gol del vantaggio ed ha il merito di accollarsi due uomini nella folata offensiva che porta al gol di Doumbia.)
Amodìo 5: Profondo di incertezza. È arrivato in Salento come elemento “in più” nelle scelte del centrocampo e si è ritrovato punto fisso del 3-5-2. In ogni caso non sembra stia ripagando sufficientemente la fiducia impartitagli da Franco Lerda. È macchinoso nella costruzione di gioco e fatica a gestire anche i palloni più elementari nel campo minato del “Torre”. È arruffone poi quando tenta qualche sortita offensiva.
Salvi 6: Entra in campo sapendo già quale sia il suo compito. Lo svolge senza infamia e senza lode ma, a differenza dei match precedenti, si sente un po’ troppo autorizzato a giocare di fino tentando il passaggio risolutivo. La prestazione è comunque positiva. (dal 61’ Papini 6: Esordisce in maglia giallorossa tastando tutta la sportività della Paganese: dopo pochi secondi dal suo ingresso viene tirato giù da Toppan e, mentre cercava di spiegare le sue ragioni al direttore di gara, viene beccato da Pepe che lo colpisce provocandolo in modo poco ortodosso. Al di là di quest’episodio l’ex Carpi ci mette la sostanza gestendo male qualche pallone nella fase finale sparacchiando tiri senza pretese.)
Lopez 7: Senza dubbio il migliore. Ha numeri, intelligenza tattica e piedi di altra categoria. Ara bene la fascia sinistra tenendo basso Iraci ed è l’autore di due terzi degli spunti giallorossi in attacco. Dopo 4 minuti sfiora il gol con un diagonale che viene respinto sulla linea da Perrotta. A tratti sembra un solita vedendo l’esito poco infausto delle sue folate offensive. Non cala nella ripresa.
Bellazzini SV: Non era al meglio già alla vigilia e si blocca per un guaio muscolare dopo pochi minuti.(dal 7’ Doumbia 7: Finalmente lui. Entra per l’infortunato Bellazzini e viene preso in consegna dal terzetto difensivo azzurrostellato che a tratti fa fatica a contenerlo. Il campo indecente del “Torre” non permette opportuni dialoghi con Beretta. Tra fine primo tempo ed inizio ripresa si perde un po’ ma si riscatta al 36’: traversa clamorosa da fuori area e gol sempre dalla stessa distanza all’angolino basso tutto nella stessa azione. )
Beretta 5,5: Dalla melma del “Torre” è difficile raccogliere fiori, soprattutto se la tua arma è un piede educato. Beretta si accorge del leitmotiv di giornata e si innervosisce sparando lontano un buon pallone in chiusura di primo tempo. Non riesce a dialogare bene con Doumbia ma riscatta parzialmente la sua prestazione poco positiva con una gestione eccellente dei palloni bollenti successivi al vantaggio giallorosso.
Lerda 6,5: Insiste nelle sue idee tattiche e viene premiato: azzecca da subito il cambio con Doumbia nonostante il terreno di gioco non favorisse i corridori come il francese. Disegna un Lecce ordinato a partire da una difesa con poche sbavature, reparto da verificare in crash test più impegnativi. Da affinare i tempi del centrocampo ed i movimenti offensivi a supporto delle punte.
Gli avversari: Paganese
Volturo 6
Toppan 6
Pepe 5
Perrotta 6,5
Iraci 5,5
Franco 6
(dall’ 87’ Panariello SV)
Velardi 5,5
Martinovic 6,6
Meola 5,5
{loadposition addthis}