Lecce– Il frenetico viaggio tra le montagne russe di questo importantissimo inizio di ritorno non conosce pause: il Lecce, galvanizzato dalla vittoria casalinga contro il Benevento, domenica affronterà l’ennesimo scontro al vertice al “Ceravolo” di Catanzaro contro la squadra che all’andata ha fatto saltare la panchina di Francesco Moriero, sollevato dall’incarico dopo l’1-2 con il quale i calabresi hanno sbancato il “Via del Mare” facendo sprofondare nel baratro temporaneo del fondo classifica la squadra salentina.
Duri da battere– Il Catanzaro ha costruito il suo exploit di campionato grazie alla robustezza del pacchetto arretrato, qualità che vede i calabresi seconda miglior difesa dietro di quella della capolista Frosinone. La squadra di Brevi, quarta in campionato a 30 punti, può vantare un curriculum che evidenzia una non comune solidità e una scarsissima propensione alla sconfitta: le Aquile del Sud sono la squadra con meno sconfitte del campionato (assieme al Prato) avendo perso solamente per 3 volte, nelle sfide con Perugia, L’Aquila e Frosinone; ai tre stop di campionato i giallorossi rispondono con sette vittorie e nove pareggi. La solidità del Catanzaro si può evincere anche dal fatto che i giallorossi non soffrono di particolari difficoltà nelle sfide lontano dalla Calabria: le Aquile, al contrario di quanto si possa credere, vantano una buona continuità di rendimento anche in trasferta, poiché dei 30 punti in classifica la metà esatta (frutto di quattro successi e tre pari) è maturata nelle partite in giro per il Centro-Sud Italia. La stagione dei giallorossi calabresi sta vivendo proprio in queste giornate d’inizio 2014 il suo periodo più confuso e leggermente difficile, infatti, le Aquile sono a secco di successi da ben quattro partite: in questa serie negativa il Catanzaro ha raccolto soltanto due punti negli altrettanti pareggi contro Prato e Viareggio; nella sfida contro le Zebrette versiliesi la squadra di Brevi è stata anche fortunata nello strappare un punto perché Romeo, punta dei bianconeri toscani, ha fallito il penalty del vantaggio al 92’. La scorsa giornata è stata caratterizzata dal perdurare della crisi dei calabresi in quel del “Matusa” di Frosinone: il perentorio 3-0 con il quale i ciociari si sono imposti, è maturato a seguito di una prestazione rivedibile proprio della difesa della squadra di Brevi. Il passaggio a vuoto del reparto che finora ha fatto la differenza ha pesato non poco nell’infausta trasferta in terra laziale, infatti, le tre segnature gialloblù sono maturate tutte a seguito di errori di marcatura compiuti da Ferraro e compagni.
Rinforzi per il definitivo salto– La società guidata dal presidente Cosentino, nonostante la recente crisi di risultati, ha deciso di premere sull’acceleratore e, vista la bella partenza dei suoi ragazzi, è intervenuta sul mercato per rimpolpare una squadra già abbastanza competitiva da tentare di acciuffare il salto in cadetteria, categoria che manca a Catanzaro dalla stagione 2005-06. Il d.s. Ortoli ha portato in Calabria calciatori come Morosini (l’anno scorso all’Ascoli), Vacca (ex Benevento) e Di Chiara(sparring partner nella prima parte di stagione vissuta a Latina), ma la punta di diamante del duro lavoro della società calabrese è indubbiamente Giuseppe Madonia, attaccante esterno 30enne, artefice della storica cavalcata del Trapani di Boscaglia della scorsa stagione e ormai pezzo di storia della società siciliana grazie al gol segnato a San Siro nella partita di Coppa Italia tra il Trapani e l’Inter. Mister Oscar Brevi, ex difensore centrale del Torino, schiera la sua squadra con un 4-3-3 che in fase di non possesso prevede un grande lavoro di contenimento da parte degli esterni offensivi; la soluzione col tridente è alternata con un più scolastico 4-4-2, secondo le varie disponibilità. Il fulcro del gioco è ovviamente il bomber Giordano Fioretti, alla seconda stagione in Prima Divisione dopo l’annata 2009-10 con la maglia del Figline; l’attaccante romano è stato il firmatario del gol dell’1-2 dell’andata con il quale le Aquile si sono imposte al “Via del Mare”. Attorno a Fioretti gli altri uomini d’attacco sono Germinale e Russotto, calciatori ora costretti ad alternarsi con il neoacquisto Madonia. A centrocampo l’ex Benevento Vacca potrebbe far tirare il fiato al 28enne Vitiello nel ruolo di regista nel reparto che vede ai lati i centrocampisti di quantità Benedetti e Marchi. La difesa, comandata dal portiere scuola Inter Bindi, può contare sulla complementare coppia Ferraro-Rigione corredata dai terzini Catacchini e Sabatino (ora insidiato dal neoacquisto Di Chiara). La condizione fisica in casa Catanzaro è abbastanza positiva e il tecnico Brevi ha da registrare solo gli acciacchi di Calvarese, Morosini (in recupero dopo il periodo d’inattività) e Fiore, unici calciatori sottoposti ad un allenamento differenziato.
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