Lecce– La disfatta di domenica che ha condannato il Lecce ad un altro anno di Lega Pro non ha assolutamente attenuato le ambizioni della famiglia Tesoro, già pronta ad allestire una rosa competitiva per la prossima stagione, campionato che si prospetta più tortuoso rispetto a questa atipica annata. La sconfitta per 3-1 del “Matusa”, maturata a cinque minuti dalla fine dopo una stoica resistenza della difesa giallorossa, seguita all’espulsione di “Jack” Beretta, ha indubbiamente lasciato tanto amaro in bocca ai tifosi, specialmente per i fatti susseguenti al fischio finale. L’invasione di campo dei tifosi ciociari, scesi sul rettangolo verde per festeggiare e, purtroppo, per prendere di mira i giallorossi, è stata l’ultimo ed immeritato smacco del Frosinone, compagine brava comunque a capitalizzare nei playoff senza perdere smalto dopo la promozione diretta sfuggita all’ultima giornata, per mano del Perugia.
Stangata Lerda– Il parapiglia scoppiato pochi minuti dopo il fischio finale di Frosinone-Lecce, partito da un’esultanza troppo “calorosa” di un membro della panchina frusinate e continuato con la furia di Franco Lerda, inviperito per le provocazioni ricevute, ha portato alla lunga squalifica del tecnico di Fossano, bloccato dal Giudice sportivo sino al 31 dicembre. Ora, premettendo la gravità del gesto di Lerda giustamente passibile di sanzione, la reazione furiosa dell’allenatore piemontese ha quantomeno dimostrato l’attaccamento di questo gruppo alla causa, prima lontana poi raggiungibile, della promozione in Serie B. Lerda, indipendentemente dal pesante fardello della squalifica, resta comunque il primo ed il favorito per la guida della squadra anche nella prossima stagione.
Tante sicurezze– Il Lecce 2014/2015 dovrebbe ripartire da solidissime colonne, pronte a risposare la causa del club di Piazza Mazzini. Ieri è arrivato il rinnovo per tre anni di Romeo Papini, migliore in assoluto della linea mediana del Lecce. Il 31enne ex Carpi, entrato ampiamente nel cuore dei tifosi grazie alle belle prestazioni soprattutto nella seconda fase di stagione, sarà il perno centrale del Lecce assieme all’altro gladiatore Stefano Salvi, pronto a rimanere in giallorosso. Il leitmotiv del d.s. Antonio Tesoro sembra chiaro: ripartire con uno zoccolo duro del gruppo della stagione appena passata e contornarlo con qualche nuova figura. Il caso tuttora irrisolto, e senza dubbio più spinoso di tutti, è quello di Fabrizio Miccoli: le parole del post-Frosinone, risuonanti come un addio, hanno fatto ripiombare sul capitano le sirene australiane che già lo hanno tentato nella scorsa estate, finita poi con il suo trasferimento nel Salento.
La Lega Pro unica– Il prossimo campionato di Lega Pro, divenuta unica dopo la stagione di transizione appena conclusa, disegnerà scenari d’altri tempi ai tifosi leccesi, tornati a militare nella Serie C unica dopo l’ultima apparizione nel campionato 1975-1976, annata che registrò oltre alla vittoria del campionato i successi nella Coppa Italia di Serie C e nel Trofeo Anglo-Italiano. La prossima stagione si prospetta molto calda: il Lecce dovrebbe essere inserito nel Girone C della terza serie insieme a tutte le squadre del centro-Sud: piazze come Reggio Calabria, Castellammare di Stabia, Salerno, Foggia, Catanzaro, Benevento, Torre Annunziata (trascinata dall’entusiasmo per la promozione del suo Savoia) comporrebbero un “girone dell’inferno” dove per vincere serve tanto carattere, dentro e fuori dal rettangolo verde.
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