Pagani (Sa) – Lecce compatto, granitico e fortunato. Uno 0-2 decretato dai gol di Salvi e Di Chiara stende una Paganese volenterosa, ma carente di qualità. I tre punti conquistati lontano dal “Via del Mare”, i primi dell’era Bollini, danno autostima ad una squadra che, dopo la partita casalinga col Messina, sarà attesa dal ciclo di ferro Casertana-Salernitana-Juve Stabia.
Il Lecce passa in vantaggio alla prima occasione con Stefano Salvi, fortunato nello sfruttare un rimpallo tra Gustavo e Tartaglia, con Marruocco in uscita, prima di depositare in rete. Caglioni salva per tre volte la baracca con bei interventi, prima di un’occasione sprecata da Malaccari nell’area piccola su azione di corner. Nella ripresa, la Paganese non sfrutta un buon calcio piazzato e il Lecce si fa vedere al quarto d’ora con Papini. I giallorossi controllano bene i cambi in chiave offensiva operati da Sottil e, guardinghi per tutto l’andamento della ripresa, trovano poi il pari con Di Chiara che, nei minuti di recupero, sfrutta uno scivolone di Marruocco che, nel tentativo di neutralizzare la gran botta dell’esterno palermitano, inciampa su una zolla del manto erboso del “Torre” aprendo la via alla rete del definitivo 0-2.
Caglioni 6,5: Le tre parate nella prima frazione evitano il pari della Paganese nel periodo di maggiore intensità dei padroni di casa; specialmente il doppio intervento al 32′ è fondamentale nell’economia della partita. Nella ripresa soffre su un’uscita da calcio d’angolo ma la difesa gli agevola il,compito.
Mannini 6: Il campo insidioso del “Torre” di Pagani non aiuta il lavoro degli esterni. Non riesce a costruire a causa del gioco azzurrostellato, mosso spesso sulla corsia sinistra. Nella ripresa cala un po’, lascia qualche spazio in più a Russini che non sfrutta. Alla fine Bollini lo avanza sulla linea offensiva, arretrando Lepore, dando maggior freschezza alla retroguardia.
(40’st Di Chiara 6,5: Entra giusto il tempo per firmare il 2-0 con un gran tiro da lontano sul quale però la caduta di Marruocco dà una dimensione di gollonzo)
Diniz 7: Sa essere nello stesso tempo senza fronzoli e ben ordinato in base alle situazioni da sbrogliare. L’alternanza di spada e fioretto gli consente una bella partita, dove non sbaglia nulla, anche in fase di costruzione. Simbolo della sua conduzione di gara la chiusura su Biasci al 35′.
Abruzzese 6,5: La difesa del Lecce all’inizio è in ritardo sulle palle inattive calciare in area dall’insidioso Moracci. Scampati quei pericoli però il Lecce trova la quadratura difensiva e anche lui chiude spesso e volentieri.
Lopez 5,5: Anche oggi è la nota stonata del gruppo giallorosso. Non raggiunge mai il fondo e quando riesce a crossare non riesce mai a scodellare palloni pericolosi. Perde qualche palla di troppo e, tanto per non farsene mancare nessuna, colleziona un altro giallo con un intervento evitabile. Ovviato il passo in avanti visto con il Savoia.
Salvi 6,5: Il terzo gol in campionato non è bello come i primi due, ma è egualmente, se non maggiormente visto il 2-0 arrivato alla fine, importante. Il facile appoggio nel sacco è soltanto il preludio ad un’altra partita con una marcia in più rispetto agli avversari. Conduce da solo una ripartenza al 38′ che, se conclusa al meglio senza la parata di Marrucco sul destro a chiudere, avrebbe confezionato un altro gol da applausi.
Papini 6: Mette il pilota automatico, lottando bene contro il centrocampo campano che spesso s’affaccia nei 16 metri difesi da Caglioni.
Sacilotto 6,5 : Sostituisce Bogliacino dando più muscoli alla mediana, soprattutto quando c’è da recuperare e da correre inseguendo gli avversari. Nell’ultima fase di partita arretra di molto il suo raggio d’azione e dà una mano importante anche sulle palle inattive.
Gustavo 6 : Attacca bene, cerca lo spazio e propizia il gol del vantaggio con il rimpallo di Tartaglia, sul quale si fa anche male, che serve Salvi. Non entra nel vivo dell’azione offensiva, fallendo l’appuntamento con l’occasione personale.
(15’st Lepore 6: Entra per giocare largo a destra nel tridente offensivo e si trova dopo poco tempo terzino destro per mettere la museruola agli attaccanti azzurrostellati.)
Moscardelli 5,5 : Non è stato il solito Mosca degli ultimi tempi. Non delizia la folla, ma si sobbarca un’immensa quantità di lavoro sporco nelle infinite sfide con Vinci e Moracci. Fallisce l’appuntamento al gol da calcio piazzato, sbaglia un buon tap-in dopo una respinta del portiere avversario. Pausa concessa.
Herrera 5,5 : Comincia, soffrendo molto, a destra, non trovando mai lo spunto giusto chiuso tra le trame di una difesa che lo conosce bene. Al 39′ ritorna sul suo out naturale, ma il risultato non cambia. Bollini fiuta la sua difficoltà e lo toglie dalla contesa.
(6’st Embalo 6,5: Entra e sfiora il gol, ovviato da un buon intervento di Donida. Semina il panico con belle discese solitarie, ma fa sempre quel tocco in più che permette il recupero difensivo degli avversari. Ha due buone occasioni per siglare il primo gol leccese, ma Marruocco, prima in uscita e poi con un gran riflesso, gli sbatte la porta in faccia. Provaci ancora ragazzo.
All. Bollini 6,5 Dà una veste da trasferta al Lecce con Sacilotto, più “rude” di Bogliacino, e Gustavo, più penetrante di Lepore, Ancora una volta non tradisce i suoi ideali e cambia i due esterni nel tentativo di proporre gioco. Non è un Lecce bello e intenso come quello che ha battuto il Savoia, ma l’organizzazione difensiva compatta fa ben sperare.
Gli avversari: Paganese
Marruocco 6
Tartaglia 5,5
(43′ Santaniello SV )
Vinci 5,5
Moracci 5
Donida 6,5
Malaccari 6
Bergamini 6
(33’st Biasci SV)
Calamai 6,5
Longo 5,5
(17’st Russini 5,5)
Girardi 5
Aurelio 6,5
All. Sottil 6
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