Lecce – La partita del “XXI Settembre” di Matera consegna il solito fiume d’interrogativi sul rendimento dei giallorossi in questo campionato. Molti si aspettavano di più, specialmente in fase offensiva, ma alla lunga lo 0-0 maturato sul campo si è rivelato il risultato più giusto. Il Matera di Auteri può recriminare per la traversa di Letizia, occasione più nitida del match, ma anche i giallorossi possono uscire dal campo a testa alta, poiché hanno prodotto di più dei lucani, specialmente in un secondo tempo dove il maggior dominio territoriale ha portato soltanto due occasioni da rete per Miccoli e una per Moscardelli, anticipato sul più bello dalla chiusura di Mucciante nell’area piccola. Senza dubbio, l’occasione di Letizia è stata quella più pericolosa ma Caglioni non ha dovuto sorbirsi altri pericoli. Dall’altra parte, il Lecce si è svegliato troppo tardi e le occasioni nel finale (a parte un tiro di Mannini al 45′) non hanno spostato l’inerzia del match: troppo poco per meritare il bottino pieno.
Inizio difficile e cambi di tattica – il Lecce ha steccato un po’ l’approccio al match, presentandosi sul terreno di gioco con il 4-4-2 con Martinez a destra, Sacilotto al centro con Abruzzese e Lopez sull’out opposto. Il modulo con la difesa a quattro ha sofferto tantissimo il 3-4-3 materano: sulla fascia destra giallorossa Madonìa e Letizia hanno tambureggiato continuativamente, sbattendo però contro il muro eretto dal “Tuma” Martinez, leader di una difesa che ha retto bene agli attacchi biancazzurri. Nella prima mezz’ora l’asse offensivo sinistro Lopez-Doumbia non ha creato brecce nella difesa materana e il fisiologico risultato è stato l’isolamento del duo d’attacco, con Della Rocca impegnato a sportellare con i tre centrali materani in una lotta quasi impari e Moscardelli ancora nervoso e non pienamente calato in Lega Pro, una categoria dove il calcio viene alternato fin troppo spesso ai calci.
Centrocampo cangiante – Le note liete della partita in terra lucana arrivano dalle corsie esterne di centrocampo. Daniele Mannini, uno degli ultimi arrivati in casa Lecce, ha confezionato un ottima partita per intensità e sacrificio. L’esterno pisano ha aperto il tabellino delle occasioni della partita e, nello stesso tempo, è stato una sicurezza sia sulla corsia di destra che nel ruolo di interno destro, posizione occupata dopo il passaggio al 3-5-2 fino all’ingresso di Filipe Gomes per Doumbia. Il regista ex Perugia, dopo un avvio così così, ha realizzato una partita sufficiente, non riuscendo però a dare quella scintilla, quell’idea giusta utile per sbloccare il punteggio. Il Lecce ha poche idee, soffre quando non riesce a sfondare sulle fasce e s’affida sin troppo spesso alle sventagliate per Gigi Della Rocca, costretto ogni partita ad una mole di lavoro enorme. Sicuramente Franco Lerda avrà annotato nel suo taccuino errori, particolari da limare e automatismi da oliare: venerdì al “Via del Mare” arriva la Reggina di David Di Michele ed è vitale, per un buon prosieguo di un campionato di vertice, creare un “fortino” tra le mura amiche.
Anche la Lupa Roma al comando– La terza giornata incorona le tre favorite Benevento, Catanzaro e Salernitana, al comando della classifica con 7 punti assieme alla sopresa Lupa Roma. I capitolini mantengono il treno di testa grazie alla vittoria casalinga contro la Paganese, decisa da un gol del bomber Tajarol, ribattezzato dai tifosi della terza squadra romana “Tajagol”. All’Arechi Salernitana e Aversa Normanna danno vita ad un match senza esclusione di colpi e pieno di soprese: al 70’ l’Aversa è sull’1-3 ma negli ultimi minuti prima Negro accorcia le distanze e poi Mendicino firma pareggio e sorpasso per un’insperata vittoria della Salernitana. Il Benevento espugna Torre Annunziata e mantiene la scia. Le due squadre si equivalgono ma gli Stregoni capitalizzano meglio e, dopo la rimonta oplontina da 0-1 a 2-1, l’autorete di Checcucci e la rete di Marotta portano i tre punti ai giallorossi campani. Il Catanzaro di Moriero non molla e batte di misura un Martina Franca che alza bandiera bianca solo dopo due espulsioni. Prosegue il buon avvio del Barletta: al “Puttilli” è due su due e il 3-0 biancorosso non dà scampo al Cosenza. La Juve Stabia si scuote e raccoglie tre importanti punti in quel di Caserta, raggiungendo a quota 4 il Messina vittorioso nel Derby dello Stretto di venerdì con la Reggina ed un Foggia che non riesce a battere il Melfi.
I risultati della 3^ giornata
Foggia – Melfi 0-0
Reggina – Messina 0-1
Ischia Isolaverde – Vigor Lamezia 0-0
Matera – Lecce 0-0
Catanzaro – Martina Franca 1-0
Barletta – Cosenza 3-0
Casertana – Juve Stabia 0-1
Salernitana – Aversa Normanna 4-3
Lupa Roma – Paganese 1-0
Savoia – Benevento 2-3
La classifica: Lupa Roma, Benevento, Catanzaro, Salernitana 7; Barletta 6; Vigor Lamezia 5; Foggia, Lecce, Messina, Reggina, Juve Stabia 4; Matera, Melfi 3; Aversa Normanna, Casertana, Ischia, N.Cosenza 2; Paganese, Savoia 1; Martina Franca 0. (Foggia -1)
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