Lupa Roma-Lecce: le pagelle. Giallorossi senza idee nel Perrulli-day

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PetrachiAprilia – La gioia della Lupa Roma fa da sfondo all’esordio stagionale di un Lecce troppo brutto per essere vero. Al “Quinto Ricci” di Aprilia il neonato club capitolino raggiunge il punto più alto della sua storia con la storica vittoria contro il più quotato Lecce nel suo esordio tra i professionisti. La Lupa Roma ha beneficiato degli aggiustamenti in corsa del suo tecnico Cucciari, bravo a cambiare la fisionomia del suo tridente offensivo con gli inserimenti di Leccese prima e di Testardi poi. Il doppio cambio ha messo a nudo le difficoltà della difesa salentina, rimaneggiata ed in difficoltà sulle percussioni e sui velenosissimi calci piazzati di Giampietro Perrulli, man of the match di questa prima giornata di campionato.

L’eurogol di Salvi al 22’ è stato soltanto una dolce illusione per i tifosi giallorossi, costretti a vedere prima l’errore di Moscardelli sulla palla dell’eventuale 2-0 e poi, in una ripresa con i ragazzi di Lerda scesi in campo con il freno a mano tirato, la rincorsa andata a buon fine della Lupa Roma, brava a crederci fino alla fine nonostante il palo di Perrulli al 65’ su calcio di punizione. Testardi e Leccese nel giro di tre minuti hanno firmato il, meritato, sorpasso per i capitolini e per un Lecce senza idee c’è poco da recriminare. Le undici assenze del post-Matusa hanno pesato tantissimo nell’economia delle scelte di Lerda, ma la pochezza offensiva, soprattutto nella ripresa, dovrebbe far scattare già un piccolo campanello d’allarme. È stato solo un passo falso nel debutto, si sa, ma serve subito un pronto riscatto nel primo match casalingo per non cadere nell’oblio di risultati, come nella scorsa stagione.

Petrachi 6,5: Se esci dal campo con una sconfitta e il migliore in campo è il portiere, vuol dire che c’è tanto, tantissimo da lavorare. L’estremo difensore di Melendugno salva più volte il risultato: al 16’ disinnesca in qualche modo la punizione di Perrulli, poi non sfruttata dall’accorrente Raffaello, al 27’ si oppone di piede su Tajarol e, nel secondo tempo, sventa su Conson e Raffaello prima della definitiva resa decretata dai gol di Testardi e Leccese. Prima del fischio finale, c’è anche spazio per l’intervento dell’orgoglio per Petrachi, bravo a deviare in angolo all’80’ l’ennesima intuizione offensiva dell’attaccante argentino.  

Donida 5,5: Pulito, essenziale e ordinato nel primo tempo. Nella ripresa, complice la caduta verticale del Lecce, finisce nel vortice senza uscirne. Divide la colpa con Sacilotto e Carini in occasione del 2-1 di Leccese, perso di vista da tutta la retroguardia oggi in maglia bianca.

Carini 5: Intelligente la scelta di lanciarlo dal 1’, visto l’attacco della Lupa Roma poco propenso al gioco aereo, potenzialmente più adatto a lui che a Brunetti. Tende a cercare il lancio offensivo per Della Rocca ma, con il tempo, s’annebbia e arriva in ritardo sulle giocate dell’attacco capitolino.

Sacilotto 5,5: Quando c’è da impostare, va che una meraviglia. Peccato che al centro della difesa il compito predominante sia quello della marcatura e del giusto posizionamento. Il brasiliano, bene nel primo tempo contro Tajarol e Moras, non si macchia di errori da matita blu, ma l’apporto dato dalla retroguardia oggi è da dimenticare, specialmente quando Testardi e Leccese sembrano avere una marcia in più.

RulloRullo 4,5: Sempre in difficoltà quando viene puntato da Moras, cerca di riscattarsi sbrigliando bene qualche intricata situazione difensiva. In avanti sbaglia degli importanti suggerimenti al centro e, nel secondo tempo, Cucciari acquisisce un’altra chiave di volta del match mettendo Perrulli, debordante oggi, sulla sua fascia. Rullo soffre le sovrapposizioni dell’ex ascolano con Celli, altro elemento interessante, e alza bandiera bianca.

Doumbia 5: Il Lecce visto nel primo tempo, seppur abbastanza quadrato, lascia un po’ fuori dal gioco i suoi esterni. Comincia a destra, si sposta a sinistra e poi ritorna a destra. Il risultato? Poco più di un nulla di fatto. Qualche interessante percussione, soprattutto sull’asse mancino, e pochi bei passaggi per i compagni d’attacco.

(74’ Rosafio SV: Entra per cercare di riacciuffare la vittoria, ma un minuto dopo il suo ingresso arriva il 2-1 della Lupa Roma, con conseguente chiusura in difesa dei capitolini. Può fare poco.)

Papini 5,5: Inorgoglito dalla fascia di capitano, sfodera un primo tempo maestoso in fase difensiva, chiudendo e mettendo il piede su ogni rete di passaggi costruita da Capodaglio e Raffaello. Alla mezz’ora s’immola su Tajarol pronto a battere a rete; purtroppo per il Lecce, rimarrà soltanto questo l’acuto giornaliero del suo re del centrocampo, poco incisivo nella ripresa.

Salvi Salvi 6. Il gol con il quale il Lecce apre il suo campionato è un’altra perla del romano, che da lontano che trafigge Rossi, bissando l’eurogol dello scorso anno al “Liberati” di Terni. Peccato che un gol così bello non serva a niente, visto l’andazzo del match. Sfiora una magica doppietta un minuto dopo l’1-0, ma poi è costretto a rientrare nei ranghi per cercare di sabotare le iniziative dei romani.

Carrozza 5,5: Quando s’accende crea sempre scompiglio, ma oggi si è visto solamente ad intermittenza. Apre la via per il gol di Salvi con uno slalom che impensierisce il pacchetto arretrato dei capitolini, ma è spesso fuori dai meccanismi offensivi del Lecce, oggi mossi soprattutto per vie centrali.

(80’ Miccoli SV: Recupera in tempo record per non lasciar solo il suo Lecce, ma la sua squadra oggi è troppo molle al cospetto di una Lupa Roma operaia trascinata dall’entusiasmo di un esordio che si è rivelato trionfale.)

Della Rocca 5,5: Ogniqualvolta ha la palla tra i piedi si prende il raddoppio di Conson e Cascone che lo costringono ad agire spesso lontano dall’area di rigore. Gli capita una sola buona occasione tra i piedi in conclusione di primo tempo, ma il suo destro si alza troppo sopra la traversa. Assente e poco servito nei secondi 45’, fatta eccezione per uno stacco di testa ben calibrato su cross di Carrozza.

Moscardelli 5: L’accoglienza in Lega Pro è la peggiore: Prevete e Conson lo riempiono di calci e gesti poco ortodossi, facendolo innervosire. Il “Mosca” cade nella trappola e s’annebbia, tentando spesso troppo presto la giocata offensiva che potrebbe spaccare la partita. Al 39’ un suo tiro ben angolato viene ribattuto da Cascone, ma il debutto in Lega Pro di certo non rimarrà nell’albo delle partite che ricorderà.

All. Chini 5,5 (Lerda squalificato): Propone la doppia prima punta Della Rocca-Moscardelli con automatismi che non mandano fuori giri l’impianto difensivo di Cucciari. Stessa cosa per gli esterni Doumbia e Carrozza, invertiti spesso e volentieri senza raccogliere molti benefici. Le undici assenze lo hanno costretto alle scelte più che obbligate, le potenziali alternative erano poche o nulle.

Gli avversari: Lupa Roma

Rossi 6

Frabotta 6,5

Conson 6

Cascone

Celli 6,5

Raffaello 6,5

Capodaglio 6

Prevete 5,5

Moras 5,5

(64’ Leccese 7)

Tajarol 5,5

(67’ Testardi 7)

Perrulli 7,5

(84’ Pasqualoni SV)

All. Cucciari 7

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