Lecce – Lo scacco agli Stregoni è servito: il Lecce batte per 2-0 il Benevento, che continua a non riuscire a vincere in trasferta, e centra la quinta vittoria consecutiva, successo che permette il salto in terza posizione a quota 33 dietro alle battistrada Perugia e Frosinone e sorpassando il Catanzaro, sconfitto proprio dai ciociari. I ragazzi di Lerda hanno centrato i tre punti con il minimo sforzo, essendo capaci di capitalizzare la vittoria in un arrembante primo tempo, caratterizzato da un Benevento in forte difficoltà in fase di disimpegno, con il trio Mengoni-Signorini-Padella a tratti incapace di sbrogliare le tante situazioni pericolose. Dall’altra parte il Lecce di oggi si è dimostrando cinico, riuscendo a capitalizzare la prima palla-gol con la bordata di Amodìo e raggiungendo il raddoppio a causa delle marcature saltate sul corner di Miccoli al 32’, azione che ha portato al secondo gol in campionato di Marcus Diniz. Gli Stregoni hanno cominciato meglio la ripresa, grazie anche a un calo mentale del Lecce, ma non sono andati oltre la traversa di Agyei al 52’, unica vera occasione per la squadra sannita. Il Lecce continua a correre, ma il pensiero di Franco Lerda è già orientato ad i prossimi due impegni rispettivamente al “Ceravolo” di Catanzaro ed al susseguente big-match casalingo contro il Perugia.
Perucchini 6 : Un’altra domenica caratterizzata dalla prevalenza di ordinaria amministrazione per il portiere bergamasco, sollecitato soltanto dal passaggio calibrato male di D’Ambrosio a metà ripresa. Un suo errore di comunicazione con Diniz causa poi una pericolosa palla vagante in area, fortunatamente sventata dalla difesa giallorossa. Alla fine gioca un po’ troppo col cronometro e si becca il giallo.
D’Ambrosio 5,5 : L’inedito 3-4-1-2 messo in campo da Carboni gli regala più raggio d’azione: perde la marcatura dell’avversario solo una volta ed è utile in fase di costruzione. I secondi 45′ sono caratterizzati poi dal fastidio muscolare, acciacco che lo ha costretto al cambio con Abruzzese, e dall’errore di lettura che ha mandato Franco Lerda su tutte le furie.
(dal 72’ Abruzzese 6: Qualche facile intervento, una serie di appoggi arretrati e due falli procurati negli ultimi minuti: il secondo esordio in giallorosso del calciatore andriese è positivo.)
Vinetot 6: il Felice Evacuo visto oggi, visibilmente acciaccato e non al meglio della condizione, non era il peggior avversario possibile, ma l’ex Crotone assicura ancora quella massiccia quota di attenzione, leggermente affievolitasi nell’inizio di secondo tempo, porzione di partita caratterizzata da un approccio blando da parte del Lecce. Il francese non accusa però il colpo e ritorna a giganteggiare nell’ultima parte di match, controllando agevolmente tutti gli spioventi sotto la pioggia battente e sfiorando l’appuntamento con il secondo gol in stagione su cross di Diniz.
Diniz 6,5: Il secondo gol in campionato, giunto grazie ad un tap-in sulla corta respinta di Gori, è un premio alla buona stagione del brasiliano, bravo oggi a disimpegnarsi anche sulla fascia destra a seguito dell’ingresso di Abruzzese. Versatile, attento e grintoso in fase di costruzione: è un Marcus Diniz sempre più fondamentale nell’economia del Lecce.
Lopez 7: Se qualcuno avesse ancora dubbi sul fatto che sia vitale trattenerlo in Salento la partita di oggi, caratterizzata dalla sostanza a tonnellate dell’uruguagio, sarebbe la risposta giusta. L’intesa con Abdou Doumbia è assortitissima, il martellamento sulle caviglie degli avversari (tanto filo da torcere per Dicuonzo e Negro) è continuo, e il tempismo sugli interventi è sempre più puntuale. Se riuscisse a contenere di più il suo ardore agonistico in una serie di episodi tempererebbe ancor di più i suoi difetti.
Amodìo 7,5: Uomo-partita di giornata. L’assenza di Romeo Papini gli permette di giocare qualche metro più avanti e di partecipare con più effettività alla costruzione di gioco giallorossa. Sigla il vantaggio con un gran sinistro da fuori area e conduce una partita quasi perfetta a centrocampo, battagliando e contenendo sempre Doninelli ed Agiey e dando manforte alla difesa; i suoi interventi sbrogliano tante azioni potenzialmente pericolose per la difesa.
Salvi 6,5: Le sirene di calciomercato non distraggono il centrocampista ex Treviso , autore di una partita di infinita corsa e presenza in fase di contenimento. Gioca in modo semplice, quasi elementare, preferendo sempre l’appoggio al compagno vicino a ogni altra possibile soluzione offensiva. Il leggero afflosciamento della verve del Lecce lo costringe agli straordinari in fase di interdizione ad inizio ripresa, ma comunque riesce a concludere il match in scioltezza, arrivando sempre per primo sui palloni sporchi.
Ferreira Pinto 6: La sua esperienza è stata importante soprattutto nella ripresa, quando il Lecce, forte del doppio vantaggio, ha tirato un po’ i remi in barca. Non è stato autore di particolari spunti offensivi, ma la sua presenza in fase di appoggio e costruzione è paragonabile a quella di un faro per i naviganti.
(dall’85’ Melara SV: Entra negli ultimi minuti per tenere il pallone lontano dall’area giallorossa e ci riesce con due percussioni.)
Bogliacino 5,5: Si fa notare di più in fase difensiva, quando rincula per aiutare il centrocampo, che per i (pochi) assist serviti ai compagni. La partita, messasi in discesa già nella prima frazione, non è stata bisognosa dei suoi acuti anche a causa della serie di errori dei tre centrali beneventani, capaci di concedere molte occasioni a Miccoli e compagni.
Doumbia 6: Si trova spesso imbottigliato in raddoppi da parte della difesa sannita, ma riesce a ridurre al minimo le palle perse. Il doppio vantaggio, maturato già alla mezz’ora, lo porta poi a tornare nella propria metà campo più spesso, con ovvie conseguenze negative sulla sua presenza dalle parti di Gori.
Miccoli 5: Gli errori della difesa sannita gli regalano un paio di occasioni che però lui getta al vento prima tirando su Gori e poi non inquadrando lo specchio della porta dal limite dell’area. Non è stata una grande partita per il capitano giallorosso, leggermente in difficoltà oggi sul viscido manto erboso del “Via del Mare”, ma comunque sempre efficiente nelle aperture sulle fasce per i compagni.
(dal 68’ Beretta 6: L’arretramento del baricentro del Lecce dei secondi 45’ lo costringe ad un duro lavoro, assolto bene, in solitaria contro l’intera difesa beneventana. L’ex Pavia gioca pochissimi palloni, per lo più sporchi e difficili da tramutare in occasioni.)
All. Lerda 6,5: Il Lecce riesce a portarsi sul 2-0 navigando a velocità di crociera, soprattutto a causa delle prestazioni così così dei “tenori” Miccoli e Bogliacino. Il calo mentale della ripresa preoccupa leggermente il tecnico piemontese che si sbraccia e sbraita continuamente per tenere alta l’attenzione dei suoi ragazzi. Il mercato gli potrà regalare un altro tassello a centrocampo, ma vedendo l’apporto odierno di Salvi e Amodìo si può star tranquilli sulla bontà delle alternative.
Gli avversari: Benevento
Gori 6
Signorini 4,5
(dal 34’ Negro 5,5)
Mengoni 5
Padella 5
Dicuonzo 6
Agyei 6
Doninelli 6,5
(dal 64’ Montiel 6)
Som 6
Mancosu 5,5
(dal 64’ Campagnacci 6)
Evacuo 5
All. Carboni 5,5
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