Melendugno (Le)- Cinque punti importanti per sognare ancora. Cinque punti per mantenere la scia della Primavera Roma dopo il pareggio di domenica scorsa in terra capitolina. Cinque punti per tornare a sorridere dopo una settimana tribolata. La Svicat Lecce torna alla vittoria e lo fa in grande stile tra le mura amiche dello “Svicat Stadium” di Melendugno superando il Rieti e conquistando le note cinque lunghezze in classifica che permettono alla compagine salentina, sesta in campionato, un buon prosieguo di stagione.
L’inizio degli Evergreen è formidabile nonostante le molte assenze che costringono coach Fedrigo a molti cambi che permettono la partenza dal primo minuto dell’inedita prima linea formata da Semeraro, Frassanito e De Gioia: dopo pochi minuti è capitan Paolo D’Oria a suonare la carica con una meta in posizione centrale facilmente coadiuvata dal facile calcio di Robuschi per l’iniziale 7-0. Il Rieti cerca di rispondere a tono allo scatto salentino con 3 punti conquistati dalla piazzola; la fiammata laziale si rivela però effimera, in quanto la Svicat trova la seconda meta con Palma, abile a portare l’ovale in meta dopo una bellissima azione. Robuschi sbaglia ed il punteggio rimane sul 12-3. La Svicat continua a brillare sotto il sole di Melendugno ed ancora Palma, su invito del debordante D’Oria, ad andare in meta. 19-3 Evergreen dopo il calcio di Robuschi per la gioia dei presenti. Il vantaggio di 16 punti non affievolisce la verve dei ragazzi di coach Fedrigo, abili ed affamati nel raggiungere la quarta (e preziosa per il punto di bonus in classifica) meta della giornata con Maci che, dopo aver ricevuto palla da Mendrino, posa l’ovale ancora in mezzo ai pali per semplificare il compito al “cecchino” Robuschi che con l’ennesima trasformazione chiude uno splendido primo tempo, dominato dalla Svicat con il pesante 24-3.
La grazia della compagine del patron Fabrizio Camilli continua anche in apertura di ripresa: Robuschi, servito sulla fascia, si mette in proprio e regala il 31-3 alla Svicat grazie al buon tiro dalla piazzola scagliato dallo stesso atleta ex San Donà. Il Rieti non abbozza nessuna reazione e rimane in balìa delle onde Evergreen: Mario Manno, servito da un D’Oria capitano con i muscoli e con la test (bravo nel regalare la gioia della meta al suo compagno), posa l’ovale dopo la linea di meta e, grazie al piazzato di Robuschi, fissa il punteggio sul 40-3. Capitan D’Oria, dopo il bel gesto nell’azione della sesta meta, si concede il suo acuto e con uno scatto fulmineo realizza la settima meta per il 47-3 salentino seguito alla realizzazione di Robuschi. L’estremo nato a Johannesburg, dopo il grosso quantitativo di realizzazioni, decide di pesare anche nel computo delle mete mette al di là della riga bianca l’ottavo ovale per la compagine salentina che raggiunge il massimo vantaggio con il provvisorio 54-3, seguito alla realizzazione andata a buon fine sempre di Robuschi. Il considerevole gap di punteggio induce coach Fedrigo a cambiare qualche pedina, per dar spazio a Stefano Pagliara (all’esordio assoluto in B) ed a tutti gli altri elementi che hanno giocato di meno. Il relax seguito al notevole vantaggio funge da molla per il Rieti, bravo a trovare ben quattro mete negli ultimi scampoli di partita, addolcendo il passivo con un dignitoso 52-24 che regala alla compagine laziale, terzultima in classifica, anche il punto di bonus.
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