A pochi minuti dalla chiusura del dibattimento odierno, abbiamo raggiunto telefonicamente l’Avvocato Saverio Sticchi Damiani che ci ha parlato della situazione attuale del processo per illecito sportivo che vede coinvolto il Lecce.
Il processo è stato avviato dall’inchiesta della Procura di Cremona, che ha indagato su due partite della stagione 2010-2011, Genoa-Lazio e Lecce-Lazio. Il Procuratore Palazzi ha chiesto tre punti di penalizzazione per il Lecce e una pesante squalifica di 3 anni e 6 mesi per Benassi, Ferrario e Rosati.
Viste le vicende dell’anno scorso e la relativa retrocessione del Lecce in Lega Pro, la logica vorrebbe che la difesa scegliesse un patteggiamento che potrebbe ridurre la penalizzazione ad un punto.
Non è di questa idea però l’avvocato Sticchi Damiani che difende la società di Piazza Mazzini.
Ecco le sue dichiarazioni alla nostra domanda: «Avvocato vista l’esperienza negativa dell’anno scorso, si punta al patteggiamento?».
«Precisiamo che sono due situazioni completamente differenti» Esordisce l’avvocato che poi continua:
«Abbiamo tempo fino a domani per discutere, abbiamo terminato da pochi minuti. Domani sono previsti gli interventi degli avvocati tra cui il mio. Si può patteggiare fino all’ultimo, però qui non c’è proprio niente, aldilà che si può avere lo sconto di uno, oppure due punti, il concetto è che se decidi di patteggiare, significa ammettere delle responsabilità che qui non ci sono. Non esistono prove. L’ipotesi accusatoria contro Benassi, Ferrario e Rosati, costruita dalla Procura si basa esclusivamente sulle dichiarazioni del pentito; non c’è niente altro, quindi francamente vorremmo andare avanti e far emergere la verità. Salvo che domani mattina non usciranno altre prove, anche se la Procura ha già parlato e non ha presentato altro se non le parole di Gervasoni, non patteggeremo».
Convinto della sua tesi, evidenzia ancora di più la vicenda:
«Se il pentito rappresentasse la verità assoluta, i tre calciatori sarebbero condannati, e questo significherebbe la fine della loro carriera, vista la lunga squalifica; se invece fosse accertato il giusto, il Lecce sarebbe assolto insieme con loro. L’unico rischio che correrebbe il Lecce sarebbe quello di un’ammenda, perché Ferrario che ha già ammesso di essere stato contattato senza denunciare, avrebbe una piccola squalifica per omessa denuncia. Io sto puntando a fare partire il Lecce senza nessuna penalizzazione, però ripeto, mi riservo all’ultimo minuto di decidere se patteggiare, oppure no. L’idea è di andare avanti per fare trionfare la verità».
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