Perugia – Piove sul bagnato. Dal diluvio di Perugia non escono punti in classifica per il Lecce, che rimane inchiodato a quota zero punti dopo una partita conclusa con zero tiri verso la porta difesa da Koprivec. Il match è stato condizionato dal gol a freddo di Nicco al 2′, scaturito da un errore in fase di costruzione della squadra di Lerda. Al gol è seguita una timida reazione che non ha portato molto in avanti. La parola fine sull’andamento del match è già suonata al 36′ del primo tempo, con il Lecce ridotto in 10 uomini e sul 2-0 dopo un ingenuità di Melara eccessivamente punita dall’arbitro Cifelli. Nella ripresa non c’è stato molto calcio a causa del diluvio abbattutosi sul capoluogo umbro che ha ridotto il terreno del Curi ad un pantano ai limiti della praticabilità.
Perucchini 5,5: senza colpe sul primo gol, scaturito da un imbarazzante e scriteriato posizionamento del pacchetto arretrato intento ad avviare l’azione offensiva. Non viene chiamato ad ulteriori interventi nella prima frazione a causa della scarsa precisione sottoporta di Eusepi e Insigne. Nella ripresa stessa storia, solo un intervento di ordinaria amministrazione su tiro da fuori di Vitofrancesco. Rimane troppo tra i pali.
Sales 4: questa notte si sognerà Fabinho e le sue discese fulminanti. Il brasiliano ex Venezia lo ammattisce per tutta la durata del match dribblandolo in tutti i modi. Cerca di rattoppare qui e li ma invano. Il suo fallo da ammonizione a metà ripresa è l’icona della sofferenza odierna: Fabinho lo supera come un birillo e lui lo stende senza nè complimenti nè criterio. Nullo poi in fase di proposizione quando, tra le pozzanghere della ripresa, cerca di alimentare embrionali manovre offensive.
Martinez 5,5: non chiude la marcatura su Nicco nell’azione del primo gol ma non incappa in errori grossolani di difesa, al contrario dei suoi compagni di reparto. Comanda una difesa che spesso si trova in parità numerica contro le ali dei Grifoni ma a volte sbaglia a tenere troppo palla cercando sempre il passaggio verso il compagno.
Diniz 5: il rientro non è dei migliori. Nel pantano del secondo tempo ha ancora più difficoltà nella sua ricerca di avvio di manovra a causa del campo insidioso. Non è da lui che ci si aspetta il giusto assist ma è mediocre anche nel suo contenimento ad Insigne, spesso limitato solo grazie al raddoppio di Martinez.
Melara 5: sembra in ascesa ad inizio match, ma ricorderà il match del Curi per un errore di sufficienza nella valutazione di un lungo lancio verso Fabinho che al 35′ gli vale un esagerato cartellino rosso. Precedentemente a quest’episodio è l’unico a raggiungere il fondo cercando il cross.
Ferreira Pinto 5,5: un passetto avanti anche per lui, dimostra un aumentato minutaggio ma non regge i diversi ritmi dei centrocampisti umbri. Si alterna sull’out destro con Melara riuscendo anche a saltare Sini ma dai suoi spunti non nascono occasioni buone per il Lecce.
(dal 36′ s.t. Doumbia SV: tenta di dare velocità nei minuti finali, alla ricerca di un improbabile gol della bandiera, ma con il campo bagnato della ripresa era difficile far calcio soprattutto palla a terra)
Amodio 5: il 3-5-2 di Lerda lo vede come play del centrocampo ma, un po’ per le congetture del match, un po’ per il campo, la sua regia è lontana da quella di Filipe. In fase difensiva è perennemente in ritardo negli interventi e svolge male il ruolo di schermo per i tre della linea difensiva che si trovano spesso scoperti al momento di affrontare gli uomini offensivi del Perugia.
Salvi 5: il meno peggio di questo campionato che sembra un incubo è anch’esso in involuzione: con la parità numerica assicura il solito quantitativo di sostanza e di palloni recuperati ma col passare dei minuti ma, soprattutto dopo l’espulsione di Melara che lascia il Lecce in 10, col passare dei minuti viene sommerso da un centrocampo del Perugia maggiormente in tono e più abile nel giropalla.
(dal 18′ s.t. Sacilotto 5,5: ruba qualche pallone interessante ma poi lo spreca non azzeccando mai la scelta giusta in fase di proposizione. Sarebbe interessante vederlo in piena forma nel ruolo di play davanti alla difesa.)
Lopez 6: è largamente più efficiente dei cursori di sinistra visti recentemente in maglia giallorossa. Ha piede, ha verve e la (poca) manovra del Lecce si concretizza sul suo binario. L’inferiorità numerica lo blocca e poi Daffara riesce a prendergli le misure. Il suo approccio appare promettente nonostante la sua totale assenza nella ripresa dettata da ovvie ragioni.
Bellazzini 6: Se il Lecce è riuscito almeno ad avvicinarsi all’area di Koprivec lo deve quasi solamente a Tommaso Bellazzini. Come contro il Catanzaro l’assenza di Miccoli lo responsabilizza e lo mette al centro della manovra. I suoi spunti però sono spesso stroncati sul nascere dalle chiusure di Vitofrancesco prima e di Scognamiglio e Comotto poi. Si fa ammonire in modo stupido e non riesce ad emergere nel pantano del secondo tempo.
Beretta 4,5: Ha molte soluzioni tra i suoi piedi ma l’arrendevolezza del Lecce visto oggi lo costringe a rinculare fin troppo lontano dalla zona calda. Non è facile per una punta incidere con questo leitmotiv tattico. L’unica volta che ha spazio, ad inizio partita, mantiene troppo la palla tra i piedi e serve troppo tardi i suoi compagni meglio posizionati al centro. La sua voglia di fare di gioventù viene domata dai vecchi leoni Comotto e Scognamiglio.
(dal 15′ s.t. Zigoni 4: entra nel pantano del secondo tempo per cercare di sfruttare qualche palla sporca ma non tocca assolutamente la sfera in zona offensiva. Come per l’andamento della squadra, la stagione di Zigoni è anche totalmente avara di episodi che potrebbero girare la ruota a suo favore. Suo apporto pari allo zero.)
All. Lerda 6: la squadra è in emergenza e lui la dispone con il 3-5-2 provato in settimana. Il gol di Nicco dopo un minuto stravolge tutti i piani di Lerda, piani poi divelti dall’ingiusta espulsione di Melara. La svolta psicologica c’è stata, il Lecce seppur in inferiorità numerica ha tenuto bene il campo evitando l’imbarcata. Alla lunga, e con il rientro degli infortunati, tutti speriamo di vedere anche cambiamenti di risultati.
Gli avversari: Perugia
Koprivec SV
Daffara 6
Scognamiglio 6
Comotto 5,5
Sini 6,5
Filipe 6,5
Vitofrancesco 7,5
(dal 43′ s.t. Mungo SV)
Nicco 7
(dal 15′ s.t. Moscati 6)
Insigne 6,5
(dal 18′ s.t. Mazzeo 6)
Eusepi 7
Fabinho 8
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