In uno Stadio Arechi di Salerno con un pubblico delle grandi occasioni, il Lecce di Miccoli e la Salernitana di Foggia si affrontano per la prima giornata del campionato di Lega Pro. Partenza sprint per entrambe le squadre che sono considerate, da tutti gli addetti ai lavori, come le maggiori pretendenti per la promozione diretta in Serie B. Mister Checco Moriero si affida al solito 4-4-2 con Perucchini tra i pali; Bencivenga, Vinetot, Martinez e Rullo in difesa; Bellazzini, Salvi, Bogliacino e Melara a comporre la linea mediana dietro alle due punte Miccoli e Zigoni.
Il tecnico salernitano risponde con un 4-3-3: Iannarilli; Luciani, Molinari, Siniscalchi, Piva; Montervino, Esposito, Volpe; Foggia, Ginestra, Gustavo.
La partita inizia con la Salernitana che, trascinata sulle ali dell’entusiasmo da uno stadio gremito, attacca fin dal primo minuto e sfiora in più occasioni il vantaggio con Foggia e Ginestra. I giallorossi subiscono il colpo per la partenza sprint dei padroni di casa e la prima occasione per il Lecce arriva al minuto dodici quando Bellazzini viene atterrato al limite dell’area di rigore ma Miccoli manda, da calcio di punizione il pallone sull’esterno della rete. La partita è un monologo granata e la difesa salentina appare spesso in difficoltà. E’ intorno al ventesimo minuto che la Salernitana, dopo aver speso tanto nella fase iniziale del match, rallenta e il Lecce si ricorda di avere, tra i suoi, un certo Fabrizio Miccoli. È il Romario del Salento che, allo scoccare del venticinquesimo minuto, raccoglie un passaggio filtrante sul filo del fuorigioco e deposita con freddezza il pallone in rete. Dopo il vantaggio giallorosso, è la Salernitana ad accusare il colpo e il Lecce potrebbe raddoppiare soprattutto quando Miccoli, lanciato in contropiede, passa il pallone a Bellazzini che è solo ma ci mette troppo e si fa recuperare da Piva. Il Lecce spreca e la squadra di casa ne approfitta a cinque minuti dalla fine del primo tempo con Ginestra che, sfruttando una disattenzione di Vinetot e Melara, devia di testa e non lascia scampo a Perucchini conquistando il pareggio con cui le squadre vanno negli spogliatoi. Il secondo tempo inizia con una Salernitana molto più coperta che fa arretrare Foggia passando al 4-4-2. Al decimo ci prova Zigoni a riportare il Lecce in vantaggio ma la sua pennellata finisce di pochissimo al lato. I ritmi sono decisamente più lenti e al 16′ siniscalchi sfrutta un altro errore di Melara trovando il vantaggio salernitano. 2 a 1 e palla al centro. Dopo il vantaggio, la Salernitana si copre e riesce a respingere bene le offensive giallorosse. Moriero gioca le carte Doumbia e Beretta per Bencivenga e Zigoni ma il Lecce e stanco e quest’apporto di energie fresche non riesce a dare vigore a Miccoli e compagni. La partita scivola verso la conclusione con più Salernitana che Lecce, con i salentini in difficoltà dal punto di vista fisico e i granata che in più occasioni sfiorano il goal del tre a uno. Sicuramente un brutto esordio quello dei giallorossi Miccoli-dipendenti di Moriero che, dopo soli 90 minuti, si trovano ad inseguire la principale concorrente nella lotta per la promozione. Il Lecce è apparso ancora una volta in grossa difficoltà dal punto di vista fisico e del gioco che è sceso vertiginosamente di livello appena il Romario del Salento, accusando qualche problema fisico, ha rallentato il ritmo. Dopo la sconfitta di oggi, è importante avviare una profonda riflessione: nulla da dire sul risultato che, più che dalla Salernitana, è meritato dal Lecce ma c’è ancora un campionato da giocare e un giorno di mercato in cui Antonio Tesoro potrà rinforzare ulteriormente la squadra e riflettere sulle cessioni che si prevedono. Nella settimana che sta iniziando sarà fondamentale il lavoro di Moriero e di capitan Miccoli che dovranno incoraggiare e caricare la squadra: la situazione è ancora più che recuperabile ma perdere altro terreno significherebbe rendere ancora più insidiosa una strada che è già in salita.
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