Squinzano (Le) – Prima della ripresa degli allenamenti al “Comunale” di Squinzano si è presentato in conferenza il mediano tutto cuore e polmoni Stefano Salvi.
Colpo da attutire – Il centrocampista romano ha cominciato subito analizzando gli strascichi presenti nell’ambiente dopo la sconfitta dell'”Arechi” di Salerno: “Siamo partiti male perdendo contro una parigrado anch’essa candidata per la Serie B, sapevamo che la partita non sarebbe stata una passeggiata ma abbiamo già metabolizzato la sconfitta, una squadra come il Lecce non si può permettere di non metabolizzare passi falsi come quello dell’altro ieri”.
Zero scuse – Il mediano, ex Treviso, è un fiume nell’analisi tattica della partita di domenica: “Il Lecce ha giocato con una diretta concorrente ma è stato aggredito, abbiamo adottato un atteggiamento che non è da squadra che punta alla promozione diretta in B”.
Salvi poi reprime ogni dubbio sull’eventuale ricerca di recriminazioni: “Non abbiamo alibi, non possiamo nasconderci dietro il poco minutaggio di alcuni nostri elementi, perché come mancava a noi mancava anche a loro in giocatori come Foggia ed Esposito. Non abbiamo cercato alibi quando siamo scesi in campi di categoria superiore come Terni e Parma e non vedo perché dovremmo trovarli a Salerno, abbiamo deluso perché lavoriamo in un certo modo durante la settimana e non siamo riusciti a coglierne i frutti domenica”.
Episodi pesanti nell’economia del match – L’analisi del mediano romano si sposta poi sugli episodi che hanno portato al passivo finale di 2-1 per i granata: “L’atteggiamento improntato sulle ripartenze è stato voluto da noi, tutto sembrava funzionar bene fino alla fine del primo tempo, soprattutto dopo il vantaggio di Miccoli abbiamo fallito il colpo del KO ancora con Fabrizio e poi con Bellazzini che forse ha aspettato troppo prima di chiudere il tiro. L’1-1 di Ginestra è stata la spada di Damocle che ci ha condizionato per tutta la partita. La ripresa poi è stata difficile, con spazi che mancavano specialmente dopo il 2-1 ma, nonostante questo, abbiamo sfiorato il pari ancora con Miccoli e Bogliacino”.
Sicurezza ed esperienza uruguagia – Proprio su Mariano Bogliacino è continuata la conferenza del mediano romano: “Con Mariano mi trovo bene, mi riesce facile sacrificarmi in copertura per permettergli di impostare, dopo che nella mia carriera mi sono sacrificato per giocatori molto meno nobili di lui. Bogliacino non ha solo dei piedi educati ma anche lui ha tanto spirito di sacrificio, è disposto anche a coprire me nelle mie rare folate offensive. Il ruolo che prediligo è sostanzialmente questo, incontrista al fianco di un regista. Non ho modelli a cui mi ispiro ma ammiro molto il centrocampista ex Chelsea, ora al Fenerbahce, Raùl Meireles”.
Un Via del Mare che ritorni il dodicesimo uomo – Il pensiero di Stefano Salvi, che ha firmato un contratto annuale con opzione per altre due stagioni, è poi già proiettato al debutto casalingo di domenica 8 settembre alle 20.30 contro L’Aquila: “Ci serve un grande apporto dei tifosi, l’ho visto a Salerno e mi aspetto che al Via del Mare nessuno venga con spavalderia perché in casa dobbiamo essere capaci di imporre il nostro gioco, e non giocare di rimessa. Tecnicamente so che c’è un abisso tra il girone A ed il girone B ma nella mia carriera ho incontrato anche squadre che hanno incentrato la loro forza sulla compattezza e sull’agonismo, qualità che hanno compensato ad un basso tasso tecnico”.
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