Lecce – Nell’ultimo match del 2015, il Lecce vince in rimonta contro il Benevento grazie a colui che, fino ad ora, era stato il giocatore più criticato della squadra giallorossa: Davis Curiale che, con due magie, mette a tacere gli entusiasmi degli stregoni inizialmente passati in vantaggio grazie ad un goal di Ciceretti.
Nei primi minuti, il gioco delle due squadre si sviluppa su ritmi altissimi con un Lecce bravo a mantenere le redini del gioco e, al terzo minuto, sfiora già il vantaggio con Moscardelli che, clamorosamente, colpisce male il pallone. Due minuti più tardi gli ospiti rispondono con un tiro sporco di Cruciani che costringe Perucchini al colpo di reni per togliere il pallone dall’angolino. All’undicesimo Papini recupera un gran pallone a centrocampo e, tra Moscardelli e Surraco, serve l’uruguagio che si allunga troppo il pallone e manca l’appuntamento con il tiro vincente.
Al ventottesimo Gori è costretto alla presa a terra in occasione di un calcio di punizione di Surraco deviato da Abruzzese ma, quattro minuti più tardi, arriva il vantaggio ospite quando Freddi scivola in difesa e permette una ripartenza veloce ben orchestrata da Marotta. Il numero dieci sannita serve al centro Ciceretti che di prima intenzione supera Perucchini e corre verso il settore ospiti a festeggiare.
Il Lecce, a fine primo tempo, esce dal campo sotto i fischi dei propri tifosi ma, al rientro, Braglia inventa la mossa decisiva per le sorti del match: dentro Curiale e fuori Vecsei. È proprio il neo-entrato ex Trapani a riequilibrare il match al secondo minuto con un diagonale velenoso che batte Gori e riaccende le speranze dei diecimila giallorossi presenti al Via del Mare.
Il pareggio conquistato dà al Lecce la giusta carica per ripartire alla ricerca del vantaggio mentre il Benevento sembra accusare psicologicamente il colpo. Il vantaggio arriva ed è salentino con un altro gran colpo di Curiale che, ricevuto il traversone da Legittimo, lascia partire un destro altro che beffa ancora Gori.
Passati in svantaggio, gli stregoni ripartono alla ricerca del pareggio ma trovano prima alcune grandi opposizioni da parte di Freddi e Perucchini e poi una decisione del direttore di gara fortemente contestato per aver annullato un calcio di punizione battuto di prima, anziché di seconda come avrebbero dovuto, dai calciatori ospiti.
Nel finale e nei cinque minuti di recupero, il Lecce regge il pressing campano e riesce a portare a casa due punti fondamentali per la classifica e, soprattutto, per il morale.