LECCE- Il pomeriggio del “Via del Mare” sorride ancora al Lecce, che batte 3-1 il Catanzaro e, nell’attesa della sfida del Catania in quel di Andria, continua imperterrito la sua striscia positiva che abbraccia l’intera gestione del tecnico Fabio Liverani.
L’ex allenatore del Genoa stupisce ancora tutti con le scelte di formazione. Tabanelli e Saraniti, colpi dell’ultim’ora, già dal primo minuto e Dubickas partner offensivo dell’ex Virtus Francavilla.
Il Lecce comincia bene il match, collezionando due mezze occasioni tra il 4’ e il 5’, ma prima un colpo di testa troppo debole di Dubickas su assist al bacio di Tabanelli e poi una deviazione decisiva di Sabato toglie a Saraniti il tap-in del vantaggio.
L’1-0 non tarda però ad arrivare, e a firmarlo è proprio Andrea Saraniti, il nuovo bomber scelto dal d.s. Mauro Meluso. È il minuto 11 quando Lepore riceve sul centrodestra e disegna un cross perfetto per l’avvitamento di testa dell’ex Francavilla che batte l’incolpevole Nordi.
La reazione del Catanzaro è tutta nel calcio di punizione di Letizia al 16’, fuori di un soffio. Gli ospiti non si scompongono, e macinano gioco soprattutto grazie alle intuizioni e all’estro di Letizia. La difesa salentina spesso è costretta al raddoppio. La mole offensiva messa su dall’undici di Dionigi porta al pareggio dieci minuti dopo. Un Lecce distratto su una rimessa laterale è punito dalle triangolazioni degli uomini offensivi del Catanzaro: Letizia dialoga con Spighi e si guadagna lo spazio per il diagonale vincente anche a causa della marcatura molle della retroguardia di casa.
Non passano neanche tre minuti e Spighi, su imbucata centrale, ha la palla per il raddoppio, ma questa volta il diagonale sfiora il palo.
Il Lecce prova a scuotersi con una scucchiaiata offensiva per Dubickas, che conclude di sinistro verso la porta nonostante il pressing di De Giorgi, nessun problema per Nordi. Al 37’ si fa vedere Infantino con un mancino a giro parato senza problemi da Perucchini. I ritmi si rallentano in conclusione di tempo e c’è soltanto spazio per una girata volante di Mancosu a un minuto dalla fine, su cross di Lepore, che termina a lato con Nordi in controllo.
La ripresa comincia con Tsonev al posto del debuttante Tabanelli. Al 9’ si accende la partita. Da un cross di Lepore arriva la frittata difensiva di Sabato e Di Nunzio che lisciano il pallone favorendo Saraniti, murato sottoporta. La chiusura della difesa avvia una prorompente ripartenza chiusa imperiosamente da Cosenza al centro dell’area salentina. Azione che si ribalta ancora: questa volta è Saraniti a condurre e crossare, palla all’indirizzo di Dubickas che trova però la sfortunata autorete di De Giorgi, che non può nulla sul rimpallo innescato dall’intervento di Sabato.
Il Catanzaro prova a ridisegnarsi con Cunzi per Spighi e Gambaretti per Zanini, disponendosi col 4-3-3, ma al 25’ arriva il tris del Lecce che risuona come una sentenza. Tsonev porta palla sulla destra, salta un avversario e scarica centralmente sull’accorrente Mancosu, che colpisce con il destro e batte Nordi con una traiettoria velenosissima.
Alla mezz’ora Liverani richiama in panchina Saraniti, sostituito da Riccardi e salutato dagli applausi scroscianti del “Via del Mare”.
Il Catanzaro tira i remi in barca e non riesce a creare problemi fino agli ultimissimi minuti di partita, quando Maita chiude un timido forcing finale con un tiro senza pretese.
Non c’è tempo per rilassarsi: il Lecce sarà atteso venerdì alle 20:45 dalla trasferta di Bisceglie.