Dal 7 al 9 luglio musica e teatro all’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’Otranto

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Appuntamento con il concerto spettacolo a Demetra, le sonorità arabo-andaluz degli Almoraima e un omaggio a Paolo Conte


Tra musica e teatro prosegue nel week end la programmazione dell’Art&Lab Lu Mbroia di Corigliano d’OtrantoVenerdì 7 luglio alle ore 21, secondo appuntamento della rassegna “Storie terra terra – Teatro, musica e natura“, nata dalla collaborazione tra Ura Teatro e Lu Mbroia. L’attore Riccardo Lanzarone e la polistrumentista e compositrice Giorgia Santoro proporranno il concerto/spettacolo “A Demetra. Inno Omerico“, tratto dall’edizione curata a tradotta da Alessio Torino per la casa editrice Contrasto. Demetra è la divinità dell’agricoltura e della maturità. Nell’inno si assiste al rapimento della figlia Persefone da parte di Ade, il dio dei morti, e al distaccamento della dea inconsolabile dall’Olimpo. Demetra incomincia a vivere nella Terra come una mortale, sotto le sembianze di una vecchia. Trovatasi nei pressi di Eleusi, viene accolta alla reggia di Re Celeo dalle sue figlie, le quali la invitano ad accudire il piccolo Demofonte, ultimo genito del re. La traduzione di Alessio Torino permette di riflettere anche su uno degli aspetti che più coinvolge l’umanità in questo preciso momento storico, un preoccupante cambiamento climatico. Demetra decide di punire la terra: da allora non avrebbe dato più frutti. Alla fine, costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli stessi Dei, Zeus chiede a Ade di liberare Persefone e di farla andare dalla madre che, non appena rivede la figlia, fa tornare la terra fertile e il mondo riprende a godere così dei doni della natura. Lo sguardo e il commento di Alessio Torino aiutano a ripensare, con occhio contemporaneo, il rapporto con la natura, fatto da sempre di attese, speranze e domande spesso senza risposta. La voce recitante, in questo viaggio, è uno strumento, che si lascerà guidare dalla strada sonora creata dall’atmosfera musicale. L’obiettivo è quello di poter arrivare a tutti, di rompere il muro di paura che, spesso il lettore porta con sé quando si trova davanti a un opera del genere. La traduzione contemporanea e la recitazione asciutta consentono lo spettatore di godere di uno dei trentaquattro Inni Omerici, con la sensazione che quelle vicende risalenti al VII-VI secolo a.C. ci parlano ancora e ci appartengono più di quanto possiamo immaginare.

Sabato 8 luglio alle 21,30, spazio agli Almoraima con “Desert Songs”, spettacolo dai paesaggi sonori medio orientali, in cui si riconoscono differenti tasselli musicali, impressioni e suggestioni. Un mosaico di melodie intimiste, che talvolta rivelano lampi di pura poesia e di visioni fantastiche trasmutate magicamente in note musicali, dominate da una natura che a tratti sembra ancora primordiale e sorprendentemente selvaggia. Un rito di passaggio capace di trasporre in suoni storie romantiche e visionarie di spiriti liberi, un po’ sognatori e anticonformisti. Il progetto, nato nel 2007, ruota intorno alla figura del chitarrista Massimiliano Almoraima, autore delle musiche e dei testi, formatosi a Cordoba con il maestro Paco Navarro in una delle più accreditate e riconosciute scuole di flamenco in tutta la Spagna. Dal 2013 studia oud (liuto arabo) con il maestro Gad Tidhar. Sul palco sarà affiancato da Saleem Anichini (viola e violino), Giovanni Ceresoli (chitarra flamenco) e Matteo Resta (basso elettrico).

Domenica 9 luglio (ore 21,30) con Libertà e perline colorate il cantautore e chitarrista Massimo Donno e il pianista Luigi Botrugno proporranno un omaggio a Paolo Conte. In scaletta alcuni gradi successi del cantautore e avvocato piemontese come Via con me, Azzurro, Bartali intervallati da racconti e aneddoti sulla sua vita artistica. Cantautore e musicista, Massimo Donno si divide tra canzone, teatro e scrittura. Dopo “Amore e Marchette” (Ululati/Lupo Editore, 2013), “Partenze” (Visage Music, 2015), prodotto dall’organettista Riccardo Tesi, e “Viva il Re!” (SquiLibri Editore/Visage Music 2017), nel 2022 per SquiLibri editore pubblica “Lontano”. Il suo quarto album contiene importanti collaborazioni con Nabil Bey, Alessia Tondo, Mariella Nava, Rachele Andrioli, Redi Hasa, Gabriele Mirabassi, Ferruccio Spinetti e Petra Magoni (Musica Nuda), Alessandro D’Alessandro, Marco Bardoscia, Daniele Sepe e Juan Carlos “Flaco” Biondini.

Ha studiato Lettere moderne presso l’Università del Salento ed è stata allieva della Scuola Superiore Isufi. Attualmente, svolge un dottorato di ricerca in “Langue, Culture et Civilisation Italiennes” presso l’Université Côte d’Azur di Nizza, in co-tutela con l’Università L’Orientale di Napoli (dipartimento di Studi Internazionali). Le sue principali ricerche riguardano lo sviluppo dell’identità maschile nel mondo militare dell’Italia contemporanea, a metà tra la storia sociale, la storia della medicina e la storia giuridica. I suoi interessi l’hanno condotta a Dijon, presso l’Université de Bourgogne, dove ha trascorso un semestre di studio, e presso l’École française de Rome, dove ha svolto un periodo di ricerca. Tra gli altri interessi, annovera il giornalismo impegnato, la musica d’autore e il cinema indipendente.

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