Lecce – Siglata in questi giorni, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Ambientali del Comune, Andrea Guido, la convenzione tra Axa Servizi Ambientali e la Direzione della Casa Circondariale di Lecce per l’impiego dei detenuti nel ciclo di gestione rifiuti.
Volta a promuovere l’organizzazione e la realizzazione di progetti per il reinserimento socio-lavorativo dei detenuti, questa iniziativa si riallaccia al precedente protocollo d’intesa posto in essere tra il Direttore del Carcere, Dott. Antonio Fullone, e l’Assessore Andrea Guido inerente il raggiungimento degli obiettivi di valorizzazione della raccolta differenziata dell’area di competenza della casa di reclusione.
Finora, dunque, i detenuti si sono occupati fattivamente delle operazioni di raccolta differenziata, utilizzando in comodato d’uso tutte le attrezzature necessarie al corretto svolgimento del servizio e avvalendosi di percorsi formativi realizzati ad hoc, ma da oggi, alcuni di loro, potranno svolgere funzioni attinenti la gestione del ciclo dei rifiuti anche all’esterno dell’istituto di pena.
La speciale convenzione con la ditta concessionaria del servizio di igiene urbana nella città di Lecce permetterà in via sperimentale per i prossimi 3 mesi a 5 detenuti scelti tra i più meritevoli dai responsabili del carcere di lavorare extra moenia presso l’impianti di selezione dei rifiuti differenziati di AXA di Lecce in località Ex Cave Noè. I detenuti-lavoratori avranno diritto, oltre ai buoni pasto, al rimborso spese e all’assicurazione INAIL per tutto il periodo d’impiego.
“Un esempio significato a livello europeo per la funzione sociale e ambientale che lo caratterizza e che conferma le precedenti scelte del carcere leccese in un momento, come questo, in cui dilagano a livello nazionale le polemiche riguardanti il trattamento e la qualità della vita negli istituti di pena italiani” – commenta Andrea Guido – “I detenuti avranno l’opportunità di imparare e praticare un mestiere che sarà utile un volta giunto il periodo di fine pena. Un mestiere tutt’altro che semplice, che richiede una qualifica adeguata e agevolerà per questo l’eventuale reinserimento sociale”.
“Occorre far crescere un sentimento positivo ed una forte motivazione” – continua l’Assessore – Dal punto di vista simbolico il contributo che la Casa Circondariale intende dare è il più potente che si possa immaginare. Ai detenuti farà bene essere investiti da determinate responsabilità. Mi auguro che questo impegno si riveli il più duraturo possibile perché stiamo vincolando un’azienda, il Comune e le istituzioni per un’operazione che deve avere una prospettiva e una crescita, dentro e fuori le mura di Borgo San Nicola. Oggi si è compiuto un ulteriore passo, questa volta molto più importante sotto l’aspetto sociale ed educativo” – conclude Andrea Guido.
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