Salento, terra d’Ulivi per eccellenza, ora costretta a scongiurare la distruzione di molti esemplari di alberi d’ulivo a causa del batterio killer denominato Xylella Fastidiosa che ha attaccato le specie salentine che dimorano da centinaia di anni nelle nostre terre.
Grandi polemiche si sono levate dai vari fronti politici: c’è chi, come Rocco Palese di Forza Italia, dà la colpa all’assessorato regionale, per non aver preventivamente cercato una soluzione al dilagare della malattia degli ulivi e chi, dall’altra parte, parla di “strategie di cura non praticabili”, riportando le dichiarazioni di Michele Emiliano.
Gli ulivicoltori chiedono invece ad Abi Puglia, già da tempo, interventi repentini e sostegno economico per le imprese che sono state messe in ginocchio tanto da mettere a rischio l’intera produzione olearia pugliese.
Si chiedono aiuti, si chiede intervento, si attendono delle mosse da parte di tutti gli organi locali e nazionali, affinché non si faccia passare altro tempo nella messa in atto di azioni straordinarie contro la morìa dei nostri grandi amici secolari.
Intanto il Ministero delle politiche agricole alimentare e forestali ha varato un piano per la gestione dell’emergenza Xylella, dando così delle direttive per regolare l’attività di quarantena che verrà attuata sugli alberi di ulivo della zona di Gallipoli, dichiarata la più colpita dal batterio. È prevista tra l’altro l’istituzione immediata di un Comitato scientifico, i cui lavori saranno sottoposti all’approvazione del Comitato fitosanitario nazionale, già convocato per il 15 settembre che rappresenteranno la struttura di un decreto nazionale di lotta alla Xylella.
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