Giovanni De Luca all’Unione dei Comuni del Nord Salento: “Si dia luogo ad un censimento delle cave, per arginare la trasformazione in groviera del Salento”

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discarica abusiva porto cesareo nardòLe immagini sconsolanti di discariche abusive, sparse ovunque sul territorio della nostra provincia, sono da anni molto frequenti. Il tutto secondo un principio consolidato secondo cui il rifiuto rappresenta solo qualcosa di cui disfarsi e non come possibile risorsa da utilizzare, molti continuano a sentirsi legittimati a ricorrere a qualsiasi mezzo e a utilizzare qualsiasi luogo per disfarsi di materiali di scarto e rifiuti più o meno pericolosi.

Nella maggior parte dei casi sono le cave dismesse ad essere utilizzate come discariche abusive, infatti innumerevoli siti versano in uno stato di totale abbandono, con una conseguenza quasi fisiologica che vengano adibite, quindi, ad uno stoccaggio indiscriminato di materiale di ogni genere.

Giovanni De LucaIn questo contesto, per acquisire una conoscenza completa della situazione, Giovanni De Luca, Presidente del Consiglio Comunale di Novoli e Consigliere nell’Unione dei Comuni del Nord Salento ha proposto, proprio in seno all’Unione, una sua mozione affinché si dia luogo ad un censimento delle cave dismesse sia sul territorio di competenza dell’organo intercomunale, che in quelli confinanti.

La proposta del Consigliere De Luca, in sintesi prevede: l’individuazione dei siti dismessi e di direttive per la messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico. A questa prima fase dovrebbe seguire lo studio di direttive volte al recupero e riutilizzo delle aree individuate, sotto un profilo urbanistico, ambientale e storico culturale. L’iter del censimento verrebbe coordinato dall’Unione, e vedrebbe impegnati, a diverso titolo, soggetti istituzionali ed associazioni di categoria.

Una siffatta indagine, renderà possibile l’individuazione, in modo omogeneo, sul territorio di una linea di governo da parte dell’Unione dei Comuni e del GAL, dotando il Distretto a forte vocazione turistica di un piano di sviluppo adeguato.

L’esigenza di provvedere a questo censimento e attivare il più presto possibile un piano di recupero ambientale diventa, in questo momento, ancora più urgente posto che proprio le «opportunità» offerte dalle cave abbandonate è una delle condizioni predisponenti l’attività di traffico illegale dei rifiuti.