Nardò (Le) – Precisamente è nella località di Sant’Isidoro, marina di Nardò, che due investitori inglesi avevano acquistano qualche anno fa un uliveto di migliaia di ettari, ultimo baluardo della foresta degli uliveti oritana. Un luogo incantevole, che si apre come una finestra sul mare, tanto da far pensare a questi magnati inglesi alla possibilità di costruire un mega resort con appartamenti privati, piscine ed ogni confort immaginabile.
Struttura turistica così come se ne vedono tante nel Salento, diventato meta di investitori italiani e stranieri, terra appetibile per le sue bellezze paesaggistiche, storiche ed enogastronomiche.
Ma questa volta, alla presentazione del progetto, la Regione Puglia ha detto NO!
Ha rigettato la proposta architettonica degli inglesi poiché la struttura avrebbe dovuto essere costruita in area sottoposta a vincolo paesaggistico, ed oltretutto la stessa avrebbe tolto a quella parte di territorio la sua bellezza originaria.
Nulla di fatto dunque, anche perché dopo aver presentato domanda al TAR, che ha accolto l’istanza, gli inglesi sono scappati a gambe levate accusando la Regione di innalzare grandi ostacoli allo sviluppo economico del territorio e di perdersi nei meandri di una lenta burocrazia.
Non smentiamo gli stranieri in quanto alla lentezza della macchina burocratica italiana, ma questa volta ringraziamo l’impegno della Regione, che ha favorito la salvaguardia del territorio, intento che ci sta maggiormente a cuore.
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