Novoli (Le) – La “famosa” Tarsu, una delle tasse più temuta da tutti i cittadini, riscalda gli animi degli amministratori novolesi. Il progetto della raccolta differenziata partito nel 2010 e fortemente voluto dall’assessore all’ambiente, nonché vicesindaco, Gianmaria Greco sembra non soddisfare le aspettative della minoranza. È il consigliere Francesco Spada a snocciolare i numeri e fare un bilancio della situazione. Con la Legge n. 24/2012, la Regione Puglia, ha stabilito che le funzioni relative all’erogazione dei servizi di raccolta e di trasporto dei rifiuti, siano svolte dagli enti locali associati e rientranti nel perimetro degli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimale).
L’obiettivo di tale scelta sarebbe diminuire la tassa sui rifiuti lasciando respirare i cittadini. Secondo il consigliere Spada questo obiettivo, invece, a distanza di qualche anno, non ha permesso alcun risparmio anzi, questa scelta avrebbe avuto l’effetto contrario. Per validare la sua tesi il consigliere di minoranza esibisce alcuni numeri: “Se si va sul portale Tarsu@Web e si prova a calcolare in varie città e comuni la tassa annuale sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani per abitazioni di categoria 1, di circa 120 mq di superficie, ci si accorge che i novolesi pagano circa 410 euro, rispetto ai leccesi che ne pagano 250 di euro e agli abitanti di Campi Salentina (Le) che pagano ancora di meno, 210 euro.
Ma se si fa il paragone con qualche grande centro, si scopre che addirittura i milanesi pagano 358,80 euro, circa 50 euro in meno degli abitanti di Novoli”.
Questi i dati riportati dal consigliere che punta il dito contro l’amministrazione anche riguardo la situazione dell’Ecocentro: “La raccolta differenziata, nell’arco di un triennio non ha portato nessun vantaggio economico per i cittadini, costretti oltretutto a sorbirsi i costi dell’Ecocentro, inserito all’interno del Capitolato d’Oneri quando è stato affidato il servizio alla ditta incaricata, mai realizzato, e non si capisce per quale motivo”.
Pronta arriva la risposta del vicesindaco e assessore all’ambiente Gianmaria Greco il quale afferma che la “questione rifiuti” non è cosa semplice, in quanto dettata da una complessa normativa che richiede alte competenze: “L’introduzione del sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti, e dei servizi ad esso complementari, è stato un importante punto di svolta per il miglioramento delle condizioni igieniche ed ambientali del nostro paese. Purtroppo l’aumento dei costi del servizio, in particolare le spese di smaltimento dei rifiuti, hanno inciso sulle tasche dei cittadini ed al momento, non abbiamo ancora raggiunto le percentuali di riciclo necessarie a permettere uno sgravio della tassa.
Una responsabilità importante di tale situazione è dovuta alle carenze impiantistiche, delle quali è competente la Regione, che si basano su una filiera complessa e costosa, e che non permette la risoluzione di molte problematiche.
Bisogna inoltre specificare che, al contrario di altri enti, spesso in mora per inadempimenti, il Comune di Novoli è in regola con tutti i pagamenti sia nei confronti dell’ex ATO, che nei confronti delle aziende titolari degli impianti”.
Il vicesindaco inoltre sottolinea come tra le competenze dell’assessorato all’ambiente non vi sia un controllo tributario, ma un mero controllo sul funzionamento oggettivo del sistema di raccolta di rifiuti differenziata.
Per quanto attiene all’approvazione della convenzione ARO, queste le parole di Greco: “Stupisce infine che la minoranza dichiari di attendere con ansia l’attivazione dell’ARO, conseguenza di una legge regionale, quando in Consiglio Comunale hanno espresso la loro contrarietà votando in maniera negativa al provvedimento”.
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