Porto Cesareo (Le) – Al via, dal primo ottobre 2014, il fermo pesca volontario per 100 imbarcazioni e 200 pescatori della marina Jonica di Porto Cesareo. Un’esperienza di salvaguardia ambientale unica nel suo genere in tutta Italia.
Con delibera del 23 settembre (n. 1913) la Giunta regionale pugliese, difatti, ha concesso aiuti, in cosiddetto regime de minimis, per le imbarcazioni della marineria di Porto Cesareo, per un totale di 30 giorni di fermo pesca, così come accaduto per gli anni 2011, 2012 e 2013.
Si tratta di un progetto, coordinato da Lega Pesca Puglia e dalla Cooperativa “Pescatori dello Jonio”, nell’ambito della Misura 1.4 Piccola Pesca Costiera del Fondo Europeo della Pesca (FEP).
Il fermo pesca è una forma di autoregolamentazione che ha come unico obiettivo la salvaguardia delle risorse del mare, non solo perché si prende atto che il sovrasfruttamento delle risorse è uno degli agenti patogeni per il settore, ma anche perché “la piccola pesca” , dimostra la volontà e la capacità dei pescatori di darsi delle regole per salvaguardare la produttività degli stock.
“Una scelta intrapresa – spiegano il responsabile Lega Pesca Puglia, Angelo Petruzzella, e il presidente della cooperativa Pescatori dello Jonio di Porto Cesareo, Giuseppe Fanizza – per contrastare il depauperamento dei fondali di un’area marittima di particolare pregio, lungo la costa salentina. E consentire, altresì, agli operatori della piccola pesca, di aumentare la produttività”.
“Il nostro ringraziamento – concludono Petruzzella e Fanizza – è rivolto alla Regione Puglia e al suo assessorato alle Risorse Agroalimentari per aver sostenuto, anche per il 2014, un’esperienza unica a livello a livello nazionale, e modello da mutuare anche nelle altre marinerie pugliesi e non solo”.
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