Porto Cesareo (Le) – Venerdì 3 Ottobre 2014, alle ore 18.30, nella Sala consiliare del Comune di Porto Cesareo, verrà presentato il progetto Mare Museo che intende valorizzare il patrimonio archeologico sommerso dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. Ad introdurre l’evento: il sindaco di Porto Cesareo Salvatore Albano, Il presidente dell’AMP di Porto Cesareo Remi Calasso ed il soprintendente dei Beni Archeologici della Puglia Luigi La Rocca. Interverranno inoltre: Mario Lombardo, direttore del dipartimento dei beni culturali dell’Università del Salento; Paul Arthur, direttore della scuola di specializzazione in beni archeologici dell’Università del Salento; Rita Auriemma, docente di Archeologia subacquea dell’Università del Salento ed il presidente dell’Associazione Operatori Turistici Salento 360°.
Individuare percorsi naturalistici e archeologici sommersi nell’AMP; studiare e descrivere, in tali percorsi, le peculiarità naturalistiche e culturali presenti; mettere in relazione e sinergia, attraverso strumenti multimediali le evidenze costiere con la peculiarità storico culturali del territorio dell’UNION 3 in modo da incentivare, veicolare e orientare la domanda turistica; arricchire l’esperienza della fruizione del paesaggio sommerso attraverso l’ausilio di tecnologie multimediali e la produzione di materiale informativo audio-visivo in lingua italiana e inglese accessibile gratuitamente via Internet; contribuire ad una visita consapevole e informata da parte dei turisti che intendono conoscere le peculiarità e le ricchezze del territorio che li ospita; sensibilizzare i diversi attori sociali al patrimonio paesaggistico naturale e culturale del territorio in cui ricade l’AMP, alla sua conservazione, gestione e valorizzazione: sono questi gli obiettivi che con la presente proposta s’intendono perseguire.
Le potenzialità storico-archeologiche, strettamente congiunte a quelle naturalistiche, dell’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, sono molteplici e sono state ulteriormente evidenziate da una serie di recenti segnalazioni e da prospezioni preliminari condotte dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento in stretta collaborazione con la Direzione dell’Area. In soli 3 km di costa, nei pressi del centro abitato di Porto Cesareo, sono conosciuti e ben documentati numerosi siti archeologici come ad esempio: il villaggio dell’Età del Bronzo in località “Scalo di Furnu”; insediamenti di età romana in località “Frascone”; resti cospicui di un insediamento medievale sulla penisola della Strea, oggetto d’indagine da parte della Cattedra di Archeologia medievale dell’Università del Salento; il relitto di navis lapidaria, databile tra la fine del II ed il III sec. d.C., in prossimità di Torre Chianca; un relitto spiaggiato di età medievale, di cui è visibile un’ampia porzione di una fiancata, situato a 2 metri di profondità e a 150 metri circa dalla costa, nell’area di Bacino Grande, che giace attualmente occultato dai sedimenti di spiaggia e sarà oggetto di un prossimo intervento di scavo ed infine una serie di rinvenimenti isolati o decontestualizzati sui fondali: anfore, ancore, materiali ceramici, ecc.
La salvaguardia e la valorizzazione delle risorse sia naturalistiche sia storico-culturali determinano un incremento dell’attrattività del sistema marino costiero e di conseguenza dell’economia generata dalle attività turistiche. Solo attraverso azioni volte alla conoscenza e valorizzazione della peculiarità del patrimonio territoriale si può pensare di creare uno sviluppo duraturo e consapevole.
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