Porto Cesareo: prima AMP in Italia finanziata grazie ai fondi Feamp, per un piano di azione e gestione della Pesca artigianale sostenibile

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L’Amp Porto Cesareo al primo posto nella graduatoria dei soggetti richiedenti ed ammessi all’aiuto pubblico del decreto direttoriale del 2 maggio 2018, fondi FEAMP 2014/2020 – Misura 1.40 “Protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi marini e dei regimi di compensazione nell’ambito di attività di pesca sostenibili”


Porto Cesareo (Le) – Nuovo importate successo ed obiettivo traguardato per l’Amp Porto Cesareo che partecipando all’avviso pubblico del MIPAF per la  presentazione di proposte  progettuali con la concessione  di  contributi  a  valere  sulle  risorse  per la “Protezione  e ripristino  della  biodiversità  e  degli  ecosistemi  marini  e  dei  regimi  di  compensazione  nell’ambito  di attività  di  pesca  sostenibili” è riuscita a farsi finanziarie un importo pari a 50.000 euro, ottenendo il primo posto nella graduatoria stilata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali dipartimento delle  politiche competitive, della qualità agroalimentare, ippiche e della pesca. Un risultato di prestigio che conferma le professionalità operanti e l’ottimo lavoro svolto dal direttore Paolo D’Ambrosio e dai suoi valenti collaboratori. “Il progetto -spiega proprio il dottor d’Ambrosio- è stato finalizzato alla realizzazione di  studi  propedeutici  alla  definizione  di  un piano di gestione  per le  attività  di  pesca  sostenibile  nelle  Aree  Marine  Protette  italiane. Nel merito la nostra Riserva, ha prodotto un’attività sulla “piccola pesca artigianale nell’Amp Porto Cesareo – valutazione dell’impatto ambientale e socio economico”. Obiettivo generale -conclude- sarà quello di effettuare uno studio propedeutico alla redazione di un piano locale della pesca, che sia essenzialmente sostenibile sotto il profilo ambientale ed anche e soprattutto efficiente in termini di risorse, oltre che innovativo, competitivo e basato sulle conoscenze”. Il lavoro di acquisizione dati si svilupperà in due azioni tra loro complementari e che completano il quadro delle informazioni già a disposizione dell’Ente, necessarie alla successiva predisposizione del piano di gestione della pesca sostenibile sia da un punto di vista ambientale che socio-economico:

L’Azione I, prevedrà la costruzione di una mappa delle pressioni di pesca. Tale studio permetterà di ottenere informazioni spazialmente esplicite (mappe) relative alla pressione di pesca effettuata su ciascun habitat ed all’uso dell’Area. L’Azione II, comprende invece l’acquisizione di informazioni socio-economiche. Tali informazioni di dettaglio consentiranno di ottenere un quadro conoscitivo esaustivo propedeutico alla redazione di piani di gestione della pesca correttamente integrati e rispettosi delle esigenze di basso impatto ambientale e miglioramento della qualità della vita dei pescatori professionisti.