Porto Cesareo (Le) – L’Amp Porto Cesareo presenta il progetto CAP Salento, finanziato da Fondazione con il Sud. Si tratta di un’importante attività che mira a valorizzare il prodotto della pesca di Porto Cesareo, promuovendo la filiera corta Pescatore-Ristoratore. Il Soggetto responsabile è l’Associazione Slow Food Alto Salento, mentre i partners sono l’Amp Riserva Naturale Dello Stato di Torre Guaceto, Amp Porto Cesareo, Parco Naturale Litorale di Ugento, Riserva del litorale Tarantino Orientale.
Obiettivo principale del progetto sarà il coinvolgimento delle comunità dei pescatori e degli agricoltori presenti nelle aree protette del Salento, al fine di tutelarne la biodiversità, frenare il depauperamento degli stock ittici di interesse naturale e commerciale, favorire un rapporto sempre più stretto fra produttori e consumatori per rendere più trasparente il lavoro di chi produce cibo. Le attività puntano altresì a realizzare una comunità della pesca sostenibile del Salento, costituita da pescatori disponibili a collaborare ed a stabilire in modo concertato, regole di produzione e forme di promozione del prodotto per salvare le specie ittiche a rischio di estinzione. Altri obiettivi saranno poi la creazione di un presidio Slow Food nell’AMP Porto Cesareo; di un paniere di prodotti dei parchi del Salento e la realizzazione di una alleanza tra cuochi e pescatori/contadini per la promozione dei prodotti locali e a Km zero.
Da evidenziare che il progetto ha già raggiunto l’importante risultato di creare un’associazione di pescatori di Porto Cesareo, afferenti alle tre cooperative di pesca esistenti sul territorio della marina jonica. La neonata “Associazione Piccola Pesca Porto Cesareo” ha adottato infatti un “disciplinare per la pesca sostenibile” affiliandosi a Slow Food ed ottenendo il riconoscimento di Presidio Slow Food della Piccola Pesca di Porto Cesareo. Un ulteriore risultato del progetto è quello di avviare la creazione di un filo diretto tra pescatori e ristoratori, per promuovere, incentivare e valorizzare il consumo del pescato locale del giorno. La filiera diretta offre infatti ai pescatori sbocchi commerciali diversi dalla semplice vendita attraverso le pescherie, e permette loro di valorizzare maggiormente il prodotto grazie alla sapiente trasformazione proposta dai ristoratori. Buono il preludio della prima attività collegata. Nell’ambito del progetto infatti nel mese di ottobre 2017 è stato realizzato un evento di show cooking, che ha avuto il pregio di coinvolgere giornalisti e blogger di settore, facendo seguire loro un percorso presso i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa, e raccontando con parole e sapori il prodotto della pesca di Porto Cesareo. L’evento che ha avuto successo, ha permesso di raccontare il territorio attraverso i paesaggi ed i prodotti, sfruttando la penna di tutti i giornalisti ed i blogger intervenuti.
I numeri degli aderenti all’iniziativa sono di rilievo con 4 Ristoranti aderenti (L’Angolo di Beppe, Le Dune, Da Cosimino, Lido dell’Ancora e ben 16 pescatori coinvolti. Il progetto, inoltre, ha previsto l’acquisto di 1000 kg (circa 30 Km) di reti da pesca con maglie da 33 mm e la distribuzione delle stesse ai pescatori di Porto Cesareo.