Trans Adriatic Pipeline, per Casalabate la passione Trepuzzina o il pragmatismo Squinzanese?

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oronzo valzano

Squinzano (Le) Nei giorni scorsi è riesplosa in rete la polemica sul gasdotto che dovrebbe o dovrà, questo non è dato saperlo, approdare a San Foca. Sintomo questo che l’aria elettorale per le consultazioni regionali comincia a scaldarsi. Il sindaco di Trepuzzi, Oronzo Valzano, in una sua dichiarazione diffusa, come consuetudine, sul suo profilo Facebook ha dichiarato: “Giungono notizie di stampa su una presunta disponibilità condizionata del Comune di Squinzano all’approdo della TAP presso la nostra marina.

Da parte mia non vi è alcuna intenzione a svendere il territorio a nessuno e per nulla. La rinascita di Casalabate passa dalla tutela del territorio. Abbiamo chiacchierato a lungo sulla gestione condivisa della nostra marina, ma mi pare che le fughe in avanti non aiutino a dare concretezza a questo proposito. Sia ben chiaro, per quanto mi riguarda e finché sarò al mio posto, il territorio non sarà svenduto a nessun potentato e per nessuna cifra. Convocherò subito un incontro di tutti gli amministratori di Trepuzzi, coinvolgendo la nuova consulta ambientale, per poi chiedere un incontro pubblico congiunto con gli amministratori di Squinzano al fine di spiegare bene ai cittadini cosa sta succedendo”.Questa dichiarazione ha dato la stura ad una serie di polemiche che hanno risvegliato l’agone politico Squinzanese. Abbiamo interpellato il sindaco di Trepuzzi in merito a queste sue dichiarazioni, ed egli ci ha confermato tutto quanto scritto tre giorni fa sulla vicenda. Di seguito, abbiamo chiesto al vicesindaco di Squinzano, l’avv. Andrea Pulli, di volere chiarire a noi ed ai nostri lettori la posizione dell’Amministrazione Comunale in merito alla vicenda TAP in generale, ed alle dichiarazioni del sindaco Valzano in particolare, ed egli ci ha detto: 

andrea pulli“La posizione dell’Amministrazione Comunale di Squinzano è chiara e cristallina da più di un anno ed è riassunta nella delibera di consiglio comunale n. 72 del 2013, approvata all’unanimità: siamo disposti a valutare, e sottolineo il verbo “valutare”, il possibile approdo del gasdotto TAP sul nostro territorio solo ed esclusivamente se ci venisse garantita la possibilità di riconvertire la centrare di Cerano da carbone a gas. Questo è quanto ho personalmente riferito al Presidente Vendola nelle due riunioni tenutesi a Bari qualche mese fa, in cui ero presente in rappresentanza del Comune di Squinzano. L’intenzione è quella di lanciare una sfida a Governo Nazionale, Regione Puglia, Tap ma anche a tutta l’aria nord salentina: vogliamo continuare a restare immobili ed impotenti dinanzi al costante aumento di malattie neoplastiche che stanno flagellando il nostro territorio oppure vogliamo cogliere l’occasione per avviare, finalmente, un percorso volto ad ottenere un risultato storico per la tutela della salute dei nostri concittadini e del nostro inestimabile territorio? La sfida è difficile, forse difficilissima ma, proprio per questo, merita di essere combattuta: non possiamo né dobbiamo subire passivamente le scelte di altri come non possiamo e non dobbiamo sempre trincerarci dietro a semplici e sbrigativi “no” dinanzi alla possibilità che grandi infrastrutture energetiche possano essere costruite sui nostri territori. Dovremmo, invece, cercare di governare questi eventi dettando condizioni chiare nell’interesse delle comunità coinvolte. Per questo ribadisco con forza la nostra disponibilità a valutare l’approdo di TAP nel nostro territorio a condizione che ciò venga agganciato alla riconversione della centrale di Cerano”. – In riferimento alle dichiarazioni del Sindaco di Trepuzzi ha poi continuato: “Innanzitutto qualcuno mi deve spiegare come si possa svendere qualcosa quando nulla è stato messo in vendita, semmai stiamo cercando un recupero della svendita della nostra marina, che dura da trent’anni. Detto questo tengo a ribadire al Sindaco Valzano, che conosceva da tempo la nostra posizione, che la condizione indispensabile per la nostra Amministrazione per poter valutare l’approdo di TAP nel nostro territorio è la garanzia della conversione della centrale di Cerano da carbone a gas, e se ciò avvenisse non penso possa essere etichettato di certo come una svendita o come scelta miope. Infine voglio ricordare a tutti che il gasdotto TAP è una infrastruttura energetica dichiarata strategica dalla Comunità Europea e dal nostro stato e se qualcuno pensa di fermare la sua costruzione solo con generici “no” è libero di farlo, noi, invece, vogliamo abbinare alla realizzazione di questa infrastruttura il tema della riconversione della centrale di cerano da carbone a gas: siamo stancati di contare i decessi per tumori”. Riassumendo T.A.P. è un opera di carattere strategico; le decisioni, stante la situazione attuale, probabilmente sono state già prese in alto, non bisogna accettarle supinamente, ma non legarle a probabili tornaconti elettorali considerato l’avvicinarsi, a grandi passi, della stagione consultiva sia regionale che amministrativa in molti Comuni del Salento.

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