Lecce – Si svolta ieri, a Lecce, la visita del Commissario Europeo Andriukaitis in Salento per valutare di persona gli effetti del batterio Xylella Fastidiosa sul territorio.
Il commissario accompagnato dal Ministro per le Politiche Agricole Martina e dal Prof. del CNR di Bari Boscia hanno visitato dapprima la località “Li Sauli”, nei pressi di Gallipoli, e successivamente l’agro trepuzzino.
Dopo anni di battaglie, ormai nemmeno il più ottimista degli agricoltori può negare la gravità della situazione. Persino il turista più disinformato che si reca nel basso Salento per trascorrere le vacanze e percorre la Gallipoli – Ugento (SS274) accorgendosi degli scheletri inermi dei giganti si accorge che qualcosa non va. E’ evidente che non si tratta di semplici potature eseguite in malo modo.
Situazione fortunatamente notevolmente differente invece nel Nord Salento, dove gli effetti del Complesso del disseccamento rapido sono tutt’al più confinati ad alcuni rami di qualche fondo agricolo. Ma ciò non lascia ben sperare se la ricerca non sarà in grado di fornire delle risposte, dato che proprio questa era la situazione nel gallipolino alcuni anni fa.
Come ammesso dallo stesso Commissario, troppo tempo è stato perso. Ma ciò appariva chiaro ed innegabile già in precedenza, è sufficiente evidenziare che i produttori olivicoli gallipolini già dal 2013 avevano lanciato l’allarme alla Regione, allarme circoscritto all’epoca e rimasto ovviamente inascoltato.
Ora la situazione è gravissima e non per pochi produttori ma per i produttori di un settore intero, che non solo si ritrovano senza la loro principale fonte di reddito, ma anche costretti ad eseguire dei trattamenti extra interamente a proprio spese e con la probabilità di vedersi comminate pesanti multe in seguito a cavilli burocratici.
La parola d’ordine a conclusione della conferenza conclusiva tenuta ieri da Andriukaitis è stata “abbattere”. Il timido pressing di Emiliano teso a far rivedere le drastiche misure adottate dalla Commissione Europea è rimasto del tutto inascoltato, anzi se possibile il Commissario è risultato ancor più convinto di una decisione di fatto già presa nelle stanze di Bruxelles molto prima di questa visita.
A margine della visita il Ministro Martina ha rilasciato delle dichiarazioni facenti riferimento anche a degli “indennizzi” destinati ai produttori salentini che dovrebbero scaturire da un fondo di 11 milioni appositamente destinato.
Ma per completezza di informazione è bene chiarire in cosa consista l’indennizzo. L’indennizzo è un intervento riparatore economico non necessariamente commisurato alla effettiva identità di un danno, generalmente accidentale, sopportato dall’avente diritto. Nel caso di specie, la valutazione delle responsabilità sarebbe da vagliare con cura e sarebbe probabilmente addebitabile alle politiche che i vari governi regionali, nazionali ed europei hanno adottato sino ad oggi. Dunque sostanzialmente lo spartito è quello ormai tristemente noto degli ultimi decenni, per le disattenzioni degli eletti spesso e volentieri a pagarne le conseguenze sono gli elettori.