Ad ottobre la VI edizione del festival gallipolino dedicato alla poesia

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Gallipoli (Le) – Che il Salento sia una delle capitali del turismo e del divertimento, era chiaro ormai da tempo. Altrettanto nota è la sua ricchezza artistico-monumentale, produttrice di senso e, dunque, di civiltà. Scoprirla, ammirandone e contemplandone la bellezza, è da sempre il compito delle rassegne culturali che, coinvolgendo enti e cittadinanza in una collaborazione virtuosa, mirano a ri-significare il territorio, valorizzando le sue peculiari caratteristiche. Farlo utilizzando come mezzo la poesia non è certo semplice per un mondo ormai disabituato alla riflessione e alla critica attiva. A questo (e a molto altro), mira Gallipoli in Poesia, un festival nato nel 2017 su proposta e volontà del sindaco Stefano Minerva e che allieta da vari anni ormai l’autunno gallipolino, riscuotendo inaspettato successo. Anche per quest’anno l’appuntamento si riconferma: dal 7 al 15 ottobre, le vie della città diventeranno la cornice che ospiterà intermezzi teatrali e musicali, reading, e altri incontri. L’obiettivo di questa edizione, con la direzione artistica dell’associazione culturale ZeroMeccanico Teatro di Ottavia Perrone e Francesco Cortese e intitolata “L’altra faccia della poesia” , resta il medesimo: ripensare la poesia come azione attiva e mai come evento subìto, creando disordini poetici capaci di includere tutta la cittadinanza.

Tra gli ospiti di quest’anno, venerdì 13 ottobre, al Teatro Garibaldi, ci sarà il musicista Pierpaolo Capovilla che interpreterà  “La religione del mio tempo” di Pierpaolo Pasolini, riscoprendo la ricchezza di un poeta e di un intellettuale così contraddittorio da essere spesso mal interpretato.

“Confermiamo ancora una volta l’appuntamento autunnale con il Gallipoli in Poesia che da anni, ormai, è un appuntamento fisso. Quello di ottobre sarà un festival ricco di appuntamenti: otto giornate dedicate alla poesia in modi diversi, per abbracciare ogni pubblico e ogni fascia d’età. Il programma sarà reso ufficialmente noto la settimana prossima, intanto abbiamo deciso di dare un’anticipazione sulle date per iniziare a richiamare l’interesse del pubblico. La poesia la riscontriamo nel quotidiano e il nostro obiettivo è quello di lasciarci stupire e coinvolgere, in ogni attimo, dalla bellezza di ciò che ci circonda, dove risiede la poesia stessa” commenta il sindaco Stefano Minerva, con delega alla Cultura.

Ha studiato Lettere moderne presso l’Università del Salento ed è stata allieva della Scuola Superiore Isufi. Attualmente, svolge un dottorato di ricerca in “Langue, Culture et Civilisation Italiennes” presso l’Université Côte d’Azur di Nizza, in co-tutela con l’Università L’Orientale di Napoli (dipartimento di Studi Internazionali). Le sue principali ricerche riguardano lo sviluppo dell’identità maschile nel mondo militare dell’Italia contemporanea, a metà tra la storia sociale, la storia della medicina e la storia giuridica. I suoi interessi l’hanno condotta a Dijon, presso l’Université de Bourgogne, dove ha trascorso un semestre di studio, e presso l’École française de Rome, dove ha svolto un periodo di ricerca. Tra gli altri interessi, annovera il giornalismo impegnato, la musica d’autore e il cinema indipendente.

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