È stata la convinzione di poter realizzare un sogno, di fare in modo che le proprie passioni diventassero lavoro, se un gruppo di amici ha deciso di unirsi e investire sulle proprie differenti professionalità, creando così una struttura in cui mettere a disposizione le personali attitudini, già sperimentate in qualità di educatori, per garantire percorsi di crescita autentica ai bambini.
Quel sogno ha un nome, si chiama Ambarabà ed è un centro educativo – sedi operative Carmiano (Le) via dei Messapi, 40 – Lecce, via Perulli snc (villino Pozzo del Crocefisso) – che svolge funzioni di supporto pedagogico, sociale, relazionale nei confronti della famiglia dei minori accolti e che si fa mediatore tra la famiglia e le altre agenzie educative. Un luogo privilegiato di aggregazione per persone che, spinte da motivazioni diverse, hanno deciso di impiegare parte della loro vita a favore dei bambini affinché possano crescere in un ambiente ricco di stimoli che consenta loro di esprimere le proprie potenzialità. Un centro che promuove, sul territorio dove opera, i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, svolgendo inoltre attività di formazione sui temi dell’educazione. Fin dalle origini Ambarabà ha cercato di individuare e mettere in pratica un progetto educativo in grado di sviluppare un sistema comunicativo adatto ad esprimere nel modo giusto tutte le emozioni, anche quelle negative quali la rabbia, la paura, la tristezza.
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Da qui è partita l’idea di attuare il progetto del circo sociale, una particolare metodologia che utilizza le arti circensi come strumento pedagogico alternativo attraverso cui incrementare nei ragazzi la consapevolezza di sé, l’autonomia, la cooperazione, l’autodisciplina e anche modi alternativi per esprimere emozioni, per individuare limiti e punti di forza della propria corporeità e fisicità, per apprezzare il proprio corpo e le proprie abilità incentivando l’attenzione al bello, all’armonia e all’eleganza, sperimentando modi alternativi di vivere la competizione e il confronto con gli altri. L’educazione artistica costituisce in buona parte la base del successo del circo sociale. In quanto linguaggio a sé stante, l’espressione artistica permette il riconoscimento delleemozionie la loro articolazione. Un’altra caratteristica del circo sociale è la sua universalità e accessibilità. In base alle personali capacità, ognuno può realizzare le proprie potenzialità attraverso la vasta gamma di attività che il circo offre. Anche quest’anno Ambarabà, sotto l’abile regia di Francesco Zecca, ha messo in scena un fantastico spettacolo dal titolo: “Tra noi e il cielo… le nuvole”. In bilico tra emozioni e poesia i ragazzi hanno saputo esprimere, attraverso coloratissimi numeri circensi, il loro speciale mondo interiore. Mettendosi in gioco, con coraggio e determinazione sono riusciti ad emozionare e a far sognare tutti noi. Sul palco con loro anche la ecoband dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo G. Falcone di Copertino che, sotto l’abile guida del maestro Tiberio Pati, si sono esibiti in un trascinante pezzo di ritmi africani, utilizzando strumenti creati con materiali da riciclaggio. Spesso le parole non bastano per esprimere al meglio i nostri sentimenti, l’arte invece rende tutto molto più semplice e immediato, consentendoci di superare quelle barriere che a volte ci imprigionano.
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