Novoli (Le) – George Bernard Shaw scrisse che “Il maggior problema della comunicazione è l’illusione che sia avvenuta”. Una frase attuale che trova riscontro in questa società che corre troppo in fretta e sembra non avere tempo per fermarsi ed ascoltare… per fermarsi e dialogare, per accogliere e abbattere quelle barriere razziali che purtroppo fanno ancora tanta paura.
Nasce proprio dalla voglia di dialogare, di unire e crescere culturalmente insieme al prossimo, il “Premio Fraternità” che, ieri sera, ha regalato momenti di riflessione presso il Teatro Comunale di Novoli.
Giunto alla 5^ edizione, è stato sempre collocato all’interno delle attività collaterali della Festa di Sant’Antonio e, curato dall’ex Assessore Roberto Nitto, si svolgeva contestualmente al Premio letterario Nabokov. Quest’anno invece è stato posticipato al mese di marzo ed è stato organizzato dall’associazione Chiara Luce, insieme al Comune di Novoli, in collaborazione con la Fondazione Emmanuel e le associazioni novolesi InNovAzione Civica e VivaMente; l’obiettivo è quello di conferire un riconoscimento alle persone e alle associazioni che si impegnano ad essere “ponte” e mai “muro” all’interno della società, facendo germogliare così il seme della fraternità.
Sono stati tre i premi consegnati: “dialogo tra religioni” a Don Carlo Santoro ed all’Imam Saifeddine Maaroufi, rappresentante della comunità islamica locale; “dialogo tra culture” a “Casa Francesco”, centro di temporanea permanenza per Protezione Internazionale attivato dalla Fondazione Emmanuel a Novoli, ed alla comunità novolese per essere da sempre benevola e disponibile verso l’accoglienza; ed infine il premio “dialogo tra noi”, consegnato agli amici di Emanuele Vetrugno e ai “suoi” lupetti ed esploratori del gruppo Scout Cngei “Stefano Costa”.
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Proprio quest’ultimo riconoscimento ha regalato ai presenti delle emozioni forti. Il ricordo del giovane novolese, scomparso tragicamente il 25 gennaio scorso, in seguito ad incidente stradale, attraverso le parole di un suo caro amico e dei bambini che lui “educava” nell’esperienza scout, mentre scorrevano le immagini dei momenti della sua vita, ha commosso un Teatro pieno in ogni ordine di posto, con persone in piedi, come non si vedeva da tempo a Novoli.
Una manifestazione semplice utile ad unire con unico motto: “Dialogo è/e fraternità”. La comunità novolese da sempre attenta all’integrazione e al dialogo, ha ricevuto un giusto riconoscimento, che è stato ritirato dal vicesindaco Pasquale Palomba, in assenza, per uno stato febbrile, del Sindaco Gianmaria Greco.