Novoli (Le) – “Il nostro è un Paese con un immenso patrimonio culturale, possediamo il maggior numero di beni riconosciuti come patrimonio Unesco nel mondo. Beni immateriali come la Focara – candidata all’Unesco nel 2014 – devono essere valorizzati e raccontati. Speriamo di aiutarvi a raggiungere questo obiettivo perché la Focara è un evento unico capace di mettere insieme tradizioni contadine e religiose che vengono tramandate di generazioni in generazione coinvolgendo un’intera comunità”.
Le parole del sottosegretario ai Beni Culturali, Dorina Bianchi, servono a dare maggiore forza e spessore ad un evento molto atteso da tutta la gente salentina. Il rappresentante del Governo le ha pronunciate ieri sera a margine del convegno su “La tutela delle tradizioni popolari nel mondo globale” svoltosi al teatro comunale di Novoli. Un’occasione per riflettere a 360 gradi sui cambiamenti in corso nel panorama delle politiche culturali e sul rapporto tra spinte alla globalizzazione e salvaguardia delle identità territoriali.
All’iniziativa era presente anche il filosofo Diego Fusaro, il quale ha ribadito che “la globalizzazione rappresenta una torbida imposizione del mercato”. Il sindaco Gianmaria Greco, dal canto suo, ha messo in guardia sul pericolo che la globalizzazione possa, a lungo andare, far venir meno tradizioni popolari come la Fòcara. “Gli occhi dei bambini e degli anziani novolesi – ha aggiunto l’assessore alla Cultura Chiara Madaro – continuano a dare un significato profondo ad una festa che è legata alla nostra identità popolare”.
All’incontro – moderato dal giornalista Antonio Soleti – hanno partecipato anche il professor Ennio De Bellis docente di Istituzioni della Storia della Filosofia all’Università del Salento e lo storico Gilberto Spagnolo.