Trepuzzi (Le) – In grande stile va via chiudendo con le Festività l’Epifania. Una bella realtà di Associazioni, la Comunjcare, la Compagnia NordSalento teatro che fanno da corona al contesto bucolico di Casa Connò a Trepuzzi. Una interessante sfida tra questi enti locali impersonati dai Re Magi che recitano ad arte i versetti di questi visitatori giunti alla culla del Redentore lasciando un’atmosfera di vera suggestione a quanti incantati hanno seguito questo programma religioso-culturale. Gli artisti attori, unitamente ai re più famosi della storia che fanno il loro ingresso trionfale, rendono onore all’ultimo presepe vivente locale in termini cronologici che fa sognare già iniziando dai partecipanti strictu sensu all’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Giuseppe Taurino che ha salutato commosso l’evento e ai tanti accorsi per omaggiare il lavoro artistico coordinato e organizzato dalla dott.ssa Lorena Braganti.
I figuranti in mostra con entusiasmo e voglia di esserci come sempre aprono ad una speranza che sarà poi realtà nella Risurrezione, già fin d’ora nei cuori che pulsano davanti ad un Bambinello di dieci mesi che all’aperto geme ma felice, simboleggiante la venuta sulla Terra del Messia. Belli i colori, i costumi ben studiati realizzati con stoffe donate dai cari del recentemente scomparso Angelo Di Summa e confezionate da Anna Maria Agrimi. Tutti i personaggi compresi coloro che vengono dalle fila dell’Azione Cattolica esibiscono una “famiglia” al completo che rappresenta la Sacra Famiglia in un panorama non per nulla gioioso per la “Manifestazione” secondo la radice della parola, ovvero l’Incarnazione della Divinità.
La forma e la sostanza si fondono, basta pensare che la realtà della Casa Connò dura da 25 anni, data in comodato d’uso dal compianto Don Gaetano Quarta al Comune di Trepuzzi e all’Associazione della Comunità L’Airone di Taranto, rivolta a coloro che riportano problematiche di tossicodipendenza. Una grossa mano per l’uscita dalla triste condizione di inadeguatezza a chi ha aderito è stata opera del dott. Ferruccio Carrozzo. E ancora pietra viva per il superamento dell’impasse è rappresentata dal quotidiano appoggio della Chiesa Santa Famiglia, guidata da Don Antonio Bruno, Vicario episcopale per il sostentamento del clero. Vento, canti e pittule hanno caratterizzato questo vivace quadretto, messo su con ardore, impegno ad opera d’arte, grazie in buona parte altresì agli arredi del presepe, frutto della buona volontà dei ragazzi della Comunità Connò. Per infondere un alone di magico prestigio si sono elevate le voci del coro della Parrocchia, accompagnate da una ricca presenza di uomini e donne davanti ad un presepio che fa respirare l’opera creatrice del Cristo immortalato in questi giovani, veri conquistatori vittoriosi nel senso del recupero della propria dignità e di una integrazione esemplare e feconda di risultati tangibili sulla base di un’alacrità invidiabile di matrice cristiana