“ Picchiata dal marito e ridotta in fin di vita.. Uccide ex fidanzata perché non accettava la fine della loro relazione.. Molesta la ex e minaccia la sua famiglia”.
Sono questi i titoli che passano attraverso i media e che ogni volta ci fanno trasalire; fanno paura perché accadono anche vicino a noi.
È di qualche giorno fa la notizia di due trentenni leccesi, a cui è stato impedito di avvicinarsi alle abitazioni delle proprie ex, dopo averle ripetutamente molestate.
Il primo dei due uomini non voleva accettare la fine della relazione con la propria fidanzata e continuava a pedinarla e chiamarla insistentemente al telefono. Nei confronti del secondo uomo, le autorità avevano già preso provvedimenti, poiché per mesi aveva pedinato l’ex convivente e l’aveva molestata con insulti e minacce.
Questi casi si ripetono oramai continuamente sia nel Salento che in tutta la regione. Ci chiediamo se davvero le misure precauzionali prese dai Gip, possano servire da deterrente. Diversi progetti sono stati presentati dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Lecce, che ha siglato nel dicembre 2012 un protocollo con la Prefettura, la Asl e la Commissione delle Pari Opportunità, finalizzato alla prevenzione del fenomeno delle violenze di genere.
Ricorrendo, il prossimo 25 novembre, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ci si prepara a promuovere e partecipare attivamente alle manifestazioni a riguardo, che saranno presentate nel nostro territorio, affinché non ci sia distinzione nel sensibilizzare la popolazione a far scomparire la parola “femminicidio” dalle nostre cronache.
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