Ci sono luoghi, dove ogni parola ha un senso e dove ogni sguardo ha un suo preciso significato. Luoghi di dolore e di sofferenza emotiva, si dirà di “espiazione”, ma che restano luoghi di solitudine e sopravvivenza, dove un abbraccio e un bacio hanno il profondo valore della vicinanza e della condivisione. Le persone che subiscono il carcere lentamente si distaccano dalle emozioni, si corazzano, vestono la maschera dell’indifferenza, una sorta di protezione, di non esposizione ai sentimenti, che aiuta ad evitare di soffermarsi troppo sullo stato delle cose e/o semplicemente ad andare avanti. L’attività che molti/e volontari/e svolgono all’interno della Casa Circondariale di Lecce, mira anche a questo, ad alzare il polverone dei sentimenti celati, consentire alle persone che abitano questi luoghi di rompere la routine e fare da finestra verso l’esterno. Tra le tante realtà di volontariato al femminile che operano nel carcere di Lecce, val la pena di citarne due: “Libere di leggere” e “Evasione corale”. La prima nasce inizialmente come progetto universitario da un’intuizione della responsabile dell’ufficio Inclusione dell’Università del Salento Dott.ssa Paola Martino, e ha poi continuato il suo percorso coinvolgendo altre amiche, che condividono l’idea che solo attraverso la cultura e dunque la lettura, l’incontro, il confronto, il dibattito, lo scambio di proposte e la contaminazione di idee, si possa avviare quel processo di cambiamento e consapevolezza di sé, necessario anche per dare voce ai bisogni e ai sentimenti. Il secondo gruppo utilizza la musica come veicolo traghettatore di emozioni, che passano dalla semplice lettura del testo di una canzone, alla più complessa comprensione dello stesso, per poi giungere al canto ed all’interpretazione.
I due gruppi, con le volontarie: Paola, Silvia, Ornella, Annarita, Tiziana, Manuela, Maria, con le protagoniste e destinatarie: Felicia, Anita, Lorena, Teresa, Clelia, Enza e Marianna e alla presenza dell’Assessora al Welfare, Accoglienza, Accessibilità, Politiche abitative, Diritti Civili, Pari Opportunità e Volontariato Dott.ssa Silvia Miglietta, della Garante dei diritti delle persone private della libertà personale Prof.ssa Maria Mancarella, della Responsabile dell’area educativa dott.ssa Cinzia Conte e della Vice-direttrice della Casa Circondariale di Lecce Dott.ssa Sonia Fiorentino, mercoledì 10-01-24 dalle 15 alle 17, nel bellissimo Teatro della casa Circondariale di Borgo San Nicola a Lecce si sono date appuntamento per parlare di libertà, e per intervistare la giornalista e scrittrice Loredana De Vitis, autrice dei primi due romanzi/racconti: “Il posto di Dio” e “Amori in cottura” scelti dalle volontarie tra i/le vari/e autori/ autrici locali, con l’idea di leggerli insieme alle detenute ed incontrare l’autrice. L’evento, che è solo il primo in agenda, si è aperto con i graditi saluti della Dott.ssa Fiorentino che ha sottolineato come “la lettura sia un’esperienza importante, poiché consente di evadere dalla realtà di tutti i giorni” e con la canzone “La mia libertà” eseguita dal gruppo “Evasione Corale”. L’intervista all’autrice De Vitis ha poi evidenziato il grande interesse e capacità di analisi delle lettrici che le hanno somministrato domande mirate e a volte insidiose. L’incontro si è concluso con l’inno alla libertà e contro ogni forma di dittatura: “Libertà” di Albano e Romina Power e con la canzone “Una casa in riva al mare” di Lucio Dalla, grido di speranza e d’amore, che va oltre ogni confine e limite.