Il 31 marzo 2015 sarà una data importante per imprese e professionisti: entrerà infatti in vigore l’obbligo di emettere fattura elettronica nei confronti della Pubblica Amministrazione. L’obiettivo è quello di assicurare l’effettiva tracciabilità dei pagamenti e garantire un maggior controllo della spesa pubblica. In caso di inadempimento le conseguenze sono pesanti: ricordiamo infatti che, nel caso in cui il fornitore della Pubblica Amministrazione non adempia all’obbligo di fatturazione elettronica, non verrà pagato.
Ma c’è pure una novità importante e che riguarda le Pubbliche Amministrazioni.
Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato il 12 gennaio sulla Gazzetta Ufficiale ha indicato che la Pubblica Amministrazione ha 18 mesi per abbandonare la carta e passare al digitale. Il Decreto presentava il titolo “Regole tecniche in materia di formazione, trasmissione, copia, duplicazione, riproduzione e validazione temporale dei documenti informatici nonchè di formazione e conservazione dei documenti informatici delle pubbliche amministrazioni”. Il provvedimento chiarisce le modalità con cui, d’ora in avanti, la PA e i privati dovranno creare i file con valore legale, di certificato o di atto amministrativo in generale.
“L’obbligo di adottare per tutte le amministrazioni pubbliche il documento elettronico nasce dal Codice per l’amministrazione digitale (Cad)”, ha spiegato Maria Pia Giovannini, dirigente Agid. “Il Cad già stabilisce come gli atti formati dalle pubbliche amministrazioni con strumenti informatici, nonchè i dati e i documenti informatici detenuti dalle stesse, costituiscono informazione primaria ed originale da cui è possibile effettuare, su diversi o identici tipi di supporto, duplicazioni e copie per gli usi consentiti dalla legge”.
Un concetto difficile da introdurre, soprattutto perché la carta ha finora svolto tutto il lavoro. Per questo devono passare 18 mesi, in modo che tutti i dirigenti possano adeguarsi alla nuova normativa. “Le pubbliche amministrazioni adeguano i propri sistemi di gestione informatica dei documenti entro e non oltre diciotto mesi dall’entrata in vigore del presente decreto” si legge nelle disposizioni del Decreto “Fino al completamento di tale processo possono essere applicate le previgenti regole tecniche”.
“Ci sono tutti gli strumenti affinché la Pa, ma anche i privati, possano superare l’utilizzo della carta e la diffusione del documento digitale diventi una realtà per il Paese” ha concluso la Giovannini. Eppure tempi precisi sono stati indicati solo per lo switch off della PA, ma non per i privati.
{loadposition addthis}