Lecce – Dare liquidità alle imprese pugliesi attingendo da tutto ciò che non è stato ancora speso dei Fondi Strutturali Europei concessi alla Regione Puglia.
È l’accorato appello che Confcommercio Puglia rivolge con una nota ufficiale al Presidente della Regione, Michele Emiliano, in un momento in cui l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 sta mettendo a dura prova la vita delle imprese, in particolare quelle dei settori turismo, commercio e servizi, che rappresentano la base del tessuto economico della Puglia.
Le imprese soffrono per la mancanza di flusso di cassa, e sono costrette ad utilizzare tutte le risorse aziendali e personali per far fronte alle spese.
Il tema della liquidità diviene pertanto centrale ed urgente in questo momento, al fine di scongiurare il rischio elevato di chiusura delle stesse.
In tal senso, dunque, Confcommercio Puglia chiede a gran voce al Presidente Emiliano di rimodulare tutti i fondi POR ad oggi non ancora spesi, per destinarli a misure atte a far fronte alla crisi di liquidità delle aziende, per prevenirne la chiusura definitiva, concentrandosi in particolare sull’adozione di misure che prevedano la concessione diretta di prestiti senza garanzie rimborsabili, a partire dal 2021.
Le richieste sono avanzate sulla base di quanto previsto dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), grazie al quale la Commissione Europea, al fine di “porre rimedio a gravi perturbazioni nella economia della UE”, può autorizzare gli Stati membri a concedere aiuti di stato, in deroga alle disposizioni già vigenti, quali aiuti sotto forma di sovvenzioni dirette, anticipi rimborsabili o agevolazioni fiscali, aiuti sotto forma di tassi d’interesse agevolati per i prestiti, aiuti sotto forma di garanzie e prestiti veicolati tramite enti creditizi o altri enti finanziari.