Lecce – Venerdì 4 Ottobre alle 20.00, presso la sede di Special guest h24 fabrìka avrà luogo l’evento “Le fil Rouge”.
H24 fabrìKa è un gruppo work in progress, all’interno del quale collaborano esperti della comunicazione, galleristi, critici, artisti e operatori culturali con la passione per le sfide e l’ambizione di generare visioni e sogni condivisi e condivisibili.
“Cambiare con l’arte la cultura della violenza” è, dunque, il leit motiv del progetto contro la violenza sulle donne, nato dall’incontro tra l’artista Luigi Cannone e la curatrice d’arte Rosanna Gesualdo.
Spiega Rosanna Gesualdo : “Con “Le Fil Rouge” intendiamo affiancare, partendo proprio qui da Lecce, le tante iniziative che in Italia tentano di opporsi al crimine della violenza contro le donne. Un unico termine: Femminicidio! Cori di denuncia inabissati nel vuoto del silenzio se guardiamo ai dati e ai delitti che continuano a segnare il ritmo terribile dell’ignoranza. Il Femminicidio è un delitto di “genere” e sta a indicare che le vittime sono tali in quanto donne”.
8 le tele dell’artista Luigi Cannone, le cui donne sono afflitte dalla solitudine, abbandonate nel loro silenzio. Donne, la cui colpa è di essersi sottratte al ruolo imposto dalla tradizione, al controllo del proprio compagno, del proprio padre e dell’egemonia patriarcale in genere. La loro scelta di autodeterminazione le ha punite con l’ingiuria, con l’abbandono e con la morte morale e fisica. Solo perché Donne e non Madonne! La loro sentenza a morte è stata decisa da singoli uomini, giuria e boia votati al possesso! “Donne uccise perché donne, in quanto donne”. Condannate alla morte, in primis da se stesse, abbandonate nell’indifferenza e nel senso di colpa. L’artista compie un viaggio all’interno di se stesso per comprendere prima e dar vita poi; l’abbraccio dell’uomo e artista è assoluto, silenzioso come una preghiera la cui invocazione è un: “Mai più”. Ad accompagnare queste 8 tele, 8 scritti, quelli della autrice Giovanna Politi, che abbiamo visto impegnata in questi mesi, nella presentazione del suo ultimo romanzo “Chi vola basso, non può toccare il cielo”. Lo sforzo di una donna e l’onere di un’autrice di andare oltre se stessa per rinvenire le matrici di un dolore arcaico fedele ad un richiamo: rendere onore a giustizia a chi seguendo sogni e speranza ha incontrato la morte.
L’obbiettivo di “ Le Fil Rouge” è quello di sensibilizzare e educare attraverso l’arte, puntando l’attenzione allo sguardo dell’uomo; il suo intento è dar voce a tutti gli uomini che aborriscono la violenza attuata dai loro simili, forse loro troveranno un giorno le parole che dette dalle donne restano ancora dolorosamente inascoltate.
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