Porto Cesareo (Le) – Ieri, 25 novembre, le componenti del gruppo del Salotto Letterario di Porto Cesareo, “Le Scapigliate”, si sono ritrovate per commemorare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. L’incontro, svoltosi in prima serata, presso l’enoteca Cantina Leopardi, ha permesso un confronto sul tema in questione, dando l’opportunità al pubblico presente di interagire con professionalità che, ogni giorno, hanno a che fare col dramma della violenza di genere.
La serata si è aperta con l’intervento dell’Ispettrice di Polizia Postale di Lecce, Lucia Barbetta, che ha fatto accenno alla problematica degli adescamenti di minore che avvengono via web, spesso anticamera di violenza. In aggiunta, ha condiviso con i presenti la sua esperienza di lavoro a Reggio Calabria, presso il pronto soccorso dell’ospedale del capoluogo, nel quale si trovava ad avere a che fare con donne che avevano sul proprio corpo i segni tangibili della violenza appena subita e che, quasi mai, denunciavano.
Al termine dell’intervento, alcune donne presenti hanno posto delle domande riguardanti l’iter da seguire quando si subisce violenza; come riconoscere la persona violenta e come potersi difendere.
Alle stesse domande è stata data una risposta da una diversa prospettiva da parte delle due psicologhe intervenute, Federica Leo e Francesca Panico, che hanno presentato un video in cui scene e didascalie ricordavano i traumi fisici, psicologici e comportamentali subiti dalle vittime.
I vari interventi sono stati intervallati da brani musicati al pianoforte da Giovanni Fanizza, studente presso il Conservatorio di Lecce.
L’incontro si è concluso con il commento al testo “Io sono Malala”, biografia di una sedicenne pakistana, che ha rischiato la vita per difendere il suo diritto allo studio, negato dai talebani.
Subito dopo questo incontro, il testimone è stato passato ad un altro evento sul tema, che ha visto protagonista Maria Luisa Toto, direttrice del Centro Antiviolenza “Renata Fonte” di Lecce.
Si sottolinea la forte partecipazione da cui scaturisce una grande sensibilità verso questa giornata, nata nel 1981 in conseguenza dell’assassinio, avvenuto 20 anni prima, di tre donne da parte dei militari del regime dittatoriale della Repubblica Dominicana.
È importante che da questi momenti di cittadinanza partecipata si formino menti capaci di combattere l’indifferenza dilagante verso una problematica mondiale.
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