Novoli (Le) – Appuntamento questa sera, alle ore 18.30, nella parrocchiale dedicata al patrono di Novoli, Antonio Abate, per l’intronizzazione del simulacro del Santo anacoreta d’Egitto.
I riti liturgici nel giorno dell’Epifania, danno inizio al solenne novenario che, quest’anno, sarà predicato da Padre Pasquale Castrilli, missionario Oblato di Maria Immacolata e direttore della rivista “Missioni OMI”.
Tutti i giorni, alle ore 9.30, alle 17 ed alle ore 18.30 saranno celebrate le messe. Nella funzione vespertina delle ore 18.30, presieduta dal parroco don Luigi Lezzi, il Padre Predicatore terrà, ogni giorno, il suo pensiero omiletico incentrato sulla vita e sulle virtù del Padre del Monachesimo, fino al culmine della novena, il 15 gennaio, in cui è prevista la veglia di preghiera animata dai giovani novolesi.
Il 16 gennaio, poi, benedizione degli animali sul piazzale antistante il sagrato della Chiesa, processione per le vie del paese e celebrazione eucaristica al rientro in parrocchia. Alle 20, accensione della Fòcara, il monumentale falò edificato in Piazza Tito Schipa.
Il 17 gennaio, alle ore 10.30, la Messa sarà presieduta dall’Arcivescovo di Lecce, Mons. Michele Seccia che, per la seconda volta (la prima era stata in chiesa matrice, lo scorso 16 dicembre), torna a visitare la comunità novolese.
“Anche quest’anno – ha spiegato il parroco don Luigi Lezzi – la festa in onore di Sant’Antonio Abate è un tempo di preghiera e riflessione, per nutrire la nostra vita di contenuti evangelici. In questo percorso ci aiuterà la lettera enciclica di papa Francesco “Laudato Si”, una luce per affrontare il tema della predicazione e del solenne novenario, che sarà incentrato sulla cura della nostra Casa Comune. Con l’esempio di Sant’Antonio, che ci indica la strada di Cristo, possiamo vivere nel rispetto e nell’attenzione del creato e vivere questi giorni di festa come opportunità”.
“L’inizio dei festeggiamenti – ha aggiunto il sindaco di Novoli e presidente della Fondazione Focara, Gianmaria Greco – rappresenta un momento fondamentale per la comunità. E’ l’aspetto devozionale sul quale si basa l’intera festa, un elemento imprescindibile che merita di essere valorizzato sempre di più”.